Giorno di Natale: dal latino "dies natalis" (giorno della nascita)
Chiediamoci innanzitutto: che cos’è il Natale per noi?
Forse prima d’ora non lo avevamo mai fatto, e per consuetudine abbiamo accettato ciò che ci è stato detto a riguardo.
Chiediamoci innanzitutto: che cos’è il Natale per noi?
Forse prima d’ora non lo avevamo mai fatto, e per consuetudine abbiamo accettato ciò che ci è stato detto a riguardo.
La maggior parte delle persone pensa che il "Natale" è la festa che secondo la tradizione religiosa cristiana si celebra il 25 dicembre e commemora la nascita di Gesù Cristo. Pochi sanno che circa la data di quest’evento gli storici non hanno mai saputo fornire elementi certi.
L’Enciclopedia Italiana Treccani 1949, Sansoni, vol. XXIV, pag 299,
afferma:
"I Padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una
festa della natività di Gesù Cristo (…) La festa del 25 dicembre sarebbe
stata istituita per contrapporre una celebrazione cristiana a quella
mithraica del dies natalis Solis Invicti (giorno natalizio
dell’invincibile Sole)".
La festa pagana del solstizio d’inverno era una
ricorrenza importante per gli antichi romani, che in quel giorno
celebravano la festa del dio Sole. Durante queste feste che andavano dal
17 al 21 di dicembre ("I Saturnali") e la festa vera e propria del Sol
Invictus del 25, il cui culto era stato introdotto dall'imperatore
Aureliano, si usavano i simboli dell'eterna giovinezza di Dioniso:
mirto, lauro, edera...
Il greco Dioniso veniva considerato come il
divino bambino nato in maniera miracolosa da una vergine celeste.
Dioniso era stato latinizzato col nome di Mithra di cui in oriente si
celebrava la festa la sera del 24 dicembre. Era il dio iraniano dei
misteri, il dio solare dell’amicizia e dell'ordine cosmico, nato dalla
pietra e portatore della nuova luce “Genitor luminis”. In quella sera i
fedeli a questo dio accendevano dei fuochi per aiutare il sole a salire
più in alto sopra l’orizzonte.
La chiesa cristiana scelse la data del 25
dicembre come giorno di nascita del Cristo semplicemente per
cristianizzare una festa pagana molto sentita dalle masse popolari. E
così l’imperatore Costantino (280-337) riunì il culto del sole, di cui
egli era il figlio protetto, e il culto al dio Mithra con il
cristianesimo. E’ sotto il suo regno che appare la festa del Natale.
Si menziona per la prima volta tale festa cristiana al 25 di dicembre
in un calendario liturgico romano del 354. Tuttavia la celebrazione del
Natale è già attestata a Roma intorno al 336, dopo che la festa più
antica dell'Epifania (manifestazione) era stata trapiantata dall'Oriente
in Occidente.
Da Roma il Natale si diffonde in Africa, in Spagna e nel
Nord Italia. Giovanni Crisostomo ne attesta la celebrazione ad Antiochia
come festa separata dall'Epifania. Ma è solo sotto l'imperatore
Giustiniano (527- 565 d.C.) che il Natale viene riconosciuto come festa
legale per l'Occidente.
Dunque ...buona festa della luce!
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