* L'alfabeto sacro delle 48 dee dell'Himalaya *
Il nome di questo alfabeto è "magphu" originato da un'etnia che vive ai
piedi dell'Himalaya, I mangphus. Il loro territorio viene chiamato
Mangphu-han che significa "fiume delle grandi madri".
L'origine di questo alfabeto è storicamente sconosciuta ma è stato utilizzato per oltre 8 secoli. La leggenda racconta che è stato consegnato al popolo da le 48 dee che venivano dalla montagna ( Himalaya) che stanche di viaggiare si addormentarono in terra per sette notti e sette giorni e al loro risveglio, alzandosi, si accorsero che i loro ventri avevano impresso in terra questo alfabeto.
Anja Gitter (studiosa delle società matrilineari che su questo popolo fece un lungo e approfondito studio) sostiene che l'alfabeto in questione derivi dal paleolitico da un unico segno vulvare che simboleggiava la vita e la dea Mohak da questo popolo venerata.
Questo alfabeto è composto da 48 lologrammi vulveiformi ed ogni simbolo rappresenta la vulva come fonte di vita.
La sociedad matriarcal de Ajna Gitter
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