Antropologo Americano rivela: “Abbiamo la prova inconfutabile che la storia umana è completamente da riscrivere”
“La storia
dell’umanità su questo pianeta è la più grande menzogna mai raccontata e
scritta. Non vedo l’ora che la verità venga esposta e che i falsi libri
di storia vengano bruciati! I mass-media sono complici di un
insabbiamento di proporzioni epiche”. ~ P8
Le Piramidi Bosniache – le più grandi del mondo
L’antropologo, Dott. Semir Osmanagich, fondatore del Parco
Archeologico Bosniaco, il sito archeologico più attivo del mondo,
dichiara che le prove scientifiche, ‘inconfutabili’, venute
alla luce, sull’esistenza di antiche civiltà con tecnologia avanzata,
non ci lasciano altra scelta se non quella di riscrivere la nostra
storia, la storia dell’Umanità Terrestre. Un attento esame, sull’età di
alcune strutture, rivela definitivamente che sono state costruite da
civiltà avanzate di oltre 29.000 anni fa.
“Riconoscere che siamo testimoni di prove fondamentali
dell’esistenza di antiche civiltà avanzate risalenti a oltre 29 mila
anni fa, e un esame delle loro strutture sociali, costringe il mondo a
riconsiderare totalmente la sua comprensione sullo sviluppo della
civiltà attuale e della sua storia”, spiega il Dott. Semir Osmanagich. “I
dati conclusivi del 2008 riguardanti il sito della Piramide Bosniaca, e
confermati quest’anno da diversi laboratori indipendenti che hanno
condotto test di carbonio radiofonico, hanno rilevato che il sito risale
a più o meno 29.400 anni fa, minimo”.
La datazione delle prove al radiocarbonio è stato fatto dal
Radiocarbonio Lab di Kiev, in Ucraina, su materiale organico presente
nel sito bosniaco della Piramide. Il fisico Dr. Anna Pazdur
dell’Università polacca di Slesia, ha annunciato la notizia in una
conferenza stampa a Sarajevo nell’agosto del 2008.
Il professore di
Archeologia Classica presso l’Università di Alessandria, Dott. Mona
Haggag, ha descritto questa scoperta come “scrivere nuove pagine della storia europea e mondiale”.
La data di 29.000 anni del Parco Archeologico Bosniaco, è stata
ottenuta da un pezzo di materiale organico recuperato da uno strato di
argilla che si trovava all’interno dell’involucro esterno alla piramide.
Ne consegue una data campione, ottenuta durante la stagione 2012 nello
scavo su materiale che si trova sopra il calcestruzzo, di 24,8 mila
anni, il che significa che questa struttura ha un profilo di costruzione
che risale a quasi 30 mila anni.
“I popoli antichi che hanno costruito queste piramidi conoscevano
i segreti della frequenza e dell’energia. Hanno usato queste risorse
naturali per sviluppare tecnologie, e per intraprendere la costruzione
di scale che non abbiamo visto in nessun altro posto della terra”, ha detto il dottor Osmanagich. “Le
prove dimostrano chiaramente che le piramidi furono costruite
allineandole con la griglia energetica della Terra, ed erano come
macchine che fornivano energia al potere della guarigione”.
Studiosi di storia antica negli Stati Uniti, hanno notizie
altrettanto sorprendenti su qualcosa trovato negli angoli più lontani
del globo. Per esempio la scoperta di Rockwall al di fuori di Dallas,
Texas, è solo un esempio di come stiamo riesaminando antichi misteri che
rivelano molto sul nostro passato. Il sito Texano è un complesso e
poderoso muro di dieci miglia di diametro costruito oltre 20.000 anni fa
e coperto dal suolo sette piani sotto terra.
La domanda è: da chi è
stata costruita questa struttura e per quale scopo e, soprattutto, la
conoscenza data da queste civiltà del passato, in che modo può aiutarci a
comprendere il nostro futuro?
Nuove tracce rivelate o antiche civiltà ri-scoperte hanno acceso una
innata curiosità per le origini umane, come risulta dalla recente
copertura nei media mainstream. Il numero di novembre 2013 di National
Geographic: I 100 più grandi misteri rivelati delle Civiltà Antiche
dice, “A volte le culture si lasciano dietro misteri che confondono
coloro che vengono dopo di loro, dai menhir ai manoscritti codificati,
ci indicano che gli antichi hanno avuto uno scopo profondo”.
Scienziati lungimiranti continuano a perseguire la conoscenza del
nostro passato che è utile per determinare un futuro migliore. Il
rinomato autore Michal Cremo, nel suo libro Forbidden Archeology,
teorizza che la conoscenza dell’avanzato Homo-sapiens è stata soppressa o
ignorata dalla comunità scientifica perché contraddice le attuali
opinioni sulle origini umane che non vanno d’accordo con il paradigma
dominante.
Gobekli Tepe nella Turchia orientale
I risultati indicano chiaramente che simili civiltà avanzate di
esseri umani erano presenti in tutto il mondo in quel momento storico.
Ad esempio, il Gobekli Tepe (la foto in alto) che si trova nella Turchia
orientale, è un vasto complesso di enormi cerchi di pietre megalitiche,
con un raggio tra i 10 e i 20 metri, molto più grandi di quelle del
noto sito di Stonehenge in Gran Bretagna. Agli scavi di Gobekli Tepe che
hanno avuto inizio nel 1995, sono stati fatti dei test al carbonio
radiofonico i quali hanno rivelato che la struttura risale almeno a
11600 anni fa.
L’archeologo tedesco Klaus Schmidt dell’Istituto
Archeologico Tedesco di Berlino in Germania, con il supporto
dell’ArchaeoNova Institute di Heidelberg, sempre in Germania, ha
condotto lo scavo di questi preistorici circoli megalitici scoperti in
Turchia.
“Gobekli Tepe è uno dei più affascinanti luoghi neolitici del mondo”, ha
sostenuto il Dott. Klaus Schmidt. Ma, come spiega in un recente
rapporto, per capire le nuove scoperte, gli archeologi hanno bisogno di
lavorare a stretto contatto con gli specialisti di religioni comparate,
con i teorici dell’architettura e dell’arte, con i teorici della
psicologia evolutiva, con i sociologi che utilizzano la teoria delle
reti sociali, e altri ancora.
“E’ la complessa storia delle prime, grandi comunità insediate,
la loro vasta rete, e la loro comprensione comune del loro mondo, forse
anche delle prime religioni organizzate e delle loro rappresentazioni
simboliche del cosmo”, come riportato da Klaus Schmidt .
Oltre alle strutture megalitiche, sono state scoperte figure e
sculture, raffiguranti animali di pre natura storica, come i dinosauri e
altri animali selvatici. Dal momento che gli scavi iniziarono nel 1995,
quattro dei circoli sono stati parzialmente ripuliti, ma si pensa che
ci siano ancora fino a 50 ambienti nascosti sottoterra. Questi enormi
monoliti svettanti, di sette metri di altezza e 25 tonnellate di massa a
Gobekli Tepe, sono situati proprio nel cuore di ciò che percepiamo come
l’origine della civiltà. Questo offre ai ricercatori, delle nuove linee
guida per la vera storia della terra e delle nostre antiche civiltà.
“L’obiettivo della ricerca archeologica non è quello di scoprire
semplicemente tutti i circoli megalitici, ma sopratutto cercare di
capire il loro scopo”, ha aggiunto Schmidt.
Ormai è l’ottavo anno di scavo nel sito della Piramide Bosniaca, che
si estende sui sei chilometri quadrati del bacino del fiume Visoko, 40
km a nord ovest di Sarajevo. Composto da quattro antiche piramidi quasi tre volte più grande di Giza,
e da un vasto complesso di tunnel sotterranei situati sotto la
piramide. La colossale piramide centrale del Sole è alta ben 420 metri e
ha una massa di milioni di tonnellate rendendo le piramidi bosniache le
più grandi e antiche piramidi conosciute sul pianeta (quella di cheope è
alta ‘solo’ 146 metri).
Il Dr. Osmanagich ha stupito l’intera comunità
scientifica e archeologica con la raccolta e formazione di un team di
ingegneri interdisciplinari, fisici e ricercatori da tutto il mondo per
condurre un’indagine aperta e trasparente del sito e per cercare di
scoprire la vera natura e il vero scopo di questo complesso piramidale.
“Questa è una cultura sconosciuta che ci presenta arti e scienze
altamente avanzate, in grado di formare strutture veramente enormi e noi
crediamo in questo processo dimostrando una capacità di sfruttare le
risorse energetiche pure”, commenta Tim Moon, che ha recentemente aderito al team di Osmanagich.
Il progetto archeologico ci ha consegnato un altro importante
rinvenimento trovato questo anno nel complesso dei tunnel sotterranei,
conosciuto come Ravine. Mentre esploravano un tunnel che conduce verso
la Piramide del Sole, la squadra ha portato alla luce diverse pietre
megalitiche.
Nel mese di agosto un enorme pietra stimata in 25.000 kg è
stato scoperta a circa 400 metri di profondità.
“Qui
abbiamo una pietra massiccia sepolta sotto centinaia di migliaia di
tonnellate di materiale. Inoltre abbiamo individuato dei muri di
fondazione lungo tutto il suo perimetro formati da blocchi di pietra
tagliata”, ha aggiunto Tim Moon.
Grandi quantità di reperti sono state recuperate dalle gallerie
associate che portano al sito, tra effigi, dipinti su pietra, oggetti
d’arte e una serie di geroglifici e testi antichi scavati nelle pareti
dei tunnel.
Il Dr. Osmangich sottolinea che è giunto il momento di condividere
liberamente la conoscenza, in modo che si possa capire e imparare dal
nostro passato.
“E’ tempo per noi di aprire le nostre menti alla vera
natura della nostra origine. La nostra missione è quella di riallineare
la scienza con la spiritualità, al fine di progredire come specie, e
questo richiede un chiaro percorso di conoscenza condivisa”.
Fonte2: http://www.dionidream.com/antropologo-americano-rivela-abbiamo-la-prova-inconfutabile-che-la-storia-umana-e-completamente-da-riscrivere/
Tratto da:http://luniversovibra.altervista.org
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