lunedì 5 dicembre 2016

Il Sistema di Griglia Planetaria

Alcune delle caratteristiche significative
delle principali intersezioni della griglia:

 
 
(1) Giza, La grande Piramide

(3) Il giacimento petrolifero di Tyumen, USSR

(4) Lago Baikal, USSR, molte piante ed animali unici

(9) Hudson Bay, posizione attuale del polo nord magnetico

(11) Isole Britanniche settentrionali,
Maes Howe, Ring of Brodgar, Callanish

(12) Mohenjo Daro— Impero culturale Rama

(13) Piramidi di Xian...

(14) Giappone meridionale, "Triangolo del Drago," centro di elevata attività sismica

(16) Hamakulia, nei pressi delle isole Hawaii, luogo di origine vulcanica ad alta attività sismica

(17) la civiltà di Cibola, costruttori di una sofisticata rete di canali

(18) Bimini, il sito di enormi muri sottomarini di fattura umana, scoperto nel 1969, la data in cui Edgar Cayce aveva predetto che le prove di Atlantide sarebbero state scoperte..

(20) Rovine megalitiche Algerine

(21) megaliti di Axum, il centro Copto Cristiano in Etiopia

(25) Bangkok e Angkor Wat

(26) Sarawak, Borneo, sito di antichissime strutture megalitiche

(28) Isola di Pohnpei, Micronesia, il sito della città megalitica di Nan Madol

(35) Lima, Peru, confini della placca Nazca, di Pisco, il Candeliere delle Ande e le Linee di Nazca

(40) Gabon, Africa occidentale, reattore atomico naturale in funzione da circa 1,7 milioni di anni

(41) Zimbabwe con le sue antiche miniere e strutture

(44) Il sito di test atomici di Maralinga, che ha anche le rovine megalitiche

(47) Isola di Pasqua ed i suoi megaliti, i Moai...

(62) La base antartica sotterranea dei tedeschi (?!?)



per approfondire clicca sul seguente link (ma sappi che ci sono anche molti altri siti che parlano di questo argomento):
http://misteri.newsbella.it/la-mappa-della-griglia-mondiale/

I buchi neri non sono senza fondo

Verso la conferma l’ipotesi di Hawking

Esperimento della Technion University in Israele: "L'energia può fuggire", risvolti anche in campo quantistico

[Repubblica] L’ipotesi della “Radiazione di Hawking” sempre più vicina alla dimostrazione scientifica.

Jeff Steinhauer, un fisico della Technion University in Israele, ha creato un buco nero acustico.
Durante l’esperimento ha potuto osservare particelle scivolare fuori dalla sua raggio d’azione, arrivando sostanzialmente alla verifica di una delle ipotesi più famose di Stephen Hawking che, nel 1974, formulò la toeria secondo cui i buchi neri potrebbero non essere i “pozzi senza fondo” finora immaginati, ma che alcune informazioni potrebbero sfuggire, sotto forma di energia. Questa energia viene indicata come radiazione di Hawking.

L’esperimento si basa sul comportamento delle particelle di energia positiva e negativa, che nell’Universo si annullano a vicenda, e che quindi oscillano costantemente tra uno stato di esistenza e uno di non esistenza.
Ma in un buco nero, se una di queste particelle prima di venire “annullata” dalla reciproca di energia positiva o negativa, riesce ad arrivare all’orizzonte degli eventi, allora potrebbe riuscire a fuggire dal buco nero, sotto forma di radiazione di Hawking.

Steinhauer ha realizzato un buco nero acustico, intrappolando in un raggio laser atomi a bassissime temperature, un condensato Bose-Einstein. Tramite un secondo laser ha realizzato una sorta di “dislivello” che ha consentito agli atomi di trovarsi in una situazione che modella l’orizzonte degli eventi del buco nero.
Le particelle sonore hanno accelerato fino a velocità supersonica sul dislivello, che non poteva essere ripercorso in senso inverso.
Steinhauer ha quindi osservato il comportamento differente delle particelle in prossimità del modello di buco nero, con una che cadeva nel buco e l’altra che riusciva a fuggire. Questo dimostrerebbe l’esistenza della radiazione di Hawking, osservata da Steinhauer già nel 2014.
Ma questo esperimento ha permesso di analizzare anche lo stato quantico delle particelle, e di fare luce sul fenomeno di “entanglement”, la connessione a livello quantistico.
Nel legame quantistico, le particelle correlate sono collegate indipendentemente dalla loro distanza. Se una particella cade nel buco nero, la reciproca particella all’esterno è ancora portatrice dell’informazione contenuta in quella scivolata nel buco.