lunedì 5 dicembre 2016

Il Sistema di Griglia Planetaria

Alcune delle caratteristiche significative
delle principali intersezioni della griglia:

 
 
(1) Giza, La grande Piramide

(3) Il giacimento petrolifero di Tyumen, USSR

(4) Lago Baikal, USSR, molte piante ed animali unici

(9) Hudson Bay, posizione attuale del polo nord magnetico

(11) Isole Britanniche settentrionali,
Maes Howe, Ring of Brodgar, Callanish

(12) Mohenjo Daro— Impero culturale Rama

(13) Piramidi di Xian...

(14) Giappone meridionale, "Triangolo del Drago," centro di elevata attività sismica

(16) Hamakulia, nei pressi delle isole Hawaii, luogo di origine vulcanica ad alta attività sismica

(17) la civiltà di Cibola, costruttori di una sofisticata rete di canali

(18) Bimini, il sito di enormi muri sottomarini di fattura umana, scoperto nel 1969, la data in cui Edgar Cayce aveva predetto che le prove di Atlantide sarebbero state scoperte..

(20) Rovine megalitiche Algerine

(21) megaliti di Axum, il centro Copto Cristiano in Etiopia

(25) Bangkok e Angkor Wat

(26) Sarawak, Borneo, sito di antichissime strutture megalitiche

(28) Isola di Pohnpei, Micronesia, il sito della città megalitica di Nan Madol

(35) Lima, Peru, confini della placca Nazca, di Pisco, il Candeliere delle Ande e le Linee di Nazca

(40) Gabon, Africa occidentale, reattore atomico naturale in funzione da circa 1,7 milioni di anni

(41) Zimbabwe con le sue antiche miniere e strutture

(44) Il sito di test atomici di Maralinga, che ha anche le rovine megalitiche

(47) Isola di Pasqua ed i suoi megaliti, i Moai...

(62) La base antartica sotterranea dei tedeschi (?!?)



per approfondire clicca sul seguente link (ma sappi che ci sono anche molti altri siti che parlano di questo argomento):
http://misteri.newsbella.it/la-mappa-della-griglia-mondiale/

I buchi neri non sono senza fondo

Verso la conferma l’ipotesi di Hawking

Esperimento della Technion University in Israele: "L'energia può fuggire", risvolti anche in campo quantistico

[Repubblica] L’ipotesi della “Radiazione di Hawking” sempre più vicina alla dimostrazione scientifica.

Jeff Steinhauer, un fisico della Technion University in Israele, ha creato un buco nero acustico.
Durante l’esperimento ha potuto osservare particelle scivolare fuori dalla sua raggio d’azione, arrivando sostanzialmente alla verifica di una delle ipotesi più famose di Stephen Hawking che, nel 1974, formulò la toeria secondo cui i buchi neri potrebbero non essere i “pozzi senza fondo” finora immaginati, ma che alcune informazioni potrebbero sfuggire, sotto forma di energia. Questa energia viene indicata come radiazione di Hawking.

L’esperimento si basa sul comportamento delle particelle di energia positiva e negativa, che nell’Universo si annullano a vicenda, e che quindi oscillano costantemente tra uno stato di esistenza e uno di non esistenza.
Ma in un buco nero, se una di queste particelle prima di venire “annullata” dalla reciproca di energia positiva o negativa, riesce ad arrivare all’orizzonte degli eventi, allora potrebbe riuscire a fuggire dal buco nero, sotto forma di radiazione di Hawking.

Steinhauer ha realizzato un buco nero acustico, intrappolando in un raggio laser atomi a bassissime temperature, un condensato Bose-Einstein. Tramite un secondo laser ha realizzato una sorta di “dislivello” che ha consentito agli atomi di trovarsi in una situazione che modella l’orizzonte degli eventi del buco nero.
Le particelle sonore hanno accelerato fino a velocità supersonica sul dislivello, che non poteva essere ripercorso in senso inverso.
Steinhauer ha quindi osservato il comportamento differente delle particelle in prossimità del modello di buco nero, con una che cadeva nel buco e l’altra che riusciva a fuggire. Questo dimostrerebbe l’esistenza della radiazione di Hawking, osservata da Steinhauer già nel 2014.
Ma questo esperimento ha permesso di analizzare anche lo stato quantico delle particelle, e di fare luce sul fenomeno di “entanglement”, la connessione a livello quantistico.
Nel legame quantistico, le particelle correlate sono collegate indipendentemente dalla loro distanza. Se una particella cade nel buco nero, la reciproca particella all’esterno è ancora portatrice dell’informazione contenuta in quella scivolata nel buco.


domenica 13 novembre 2016

Ritrovamento speciale in Galilea


Scoperta in Galilea la tomba di una sciamana di 12.000 anni fa

Lo scheletro di una sciamana della cultura natufiana di 12.000 anni fa è stato trovato nella regione settentrionale di Israele da archeologi dell'Università di Gerusalemme. Venne sepolta con gusci di tartaruga, un'ala d'aquila, ossa di leopardo.
Il sepolcro viene descritto come accompagnato da offerte funebri "eccezionali", tra cui 50 guscidi targaruga interi, la pelvi di un leopardo e un piede umano.
Il sepolcro della sciamana è ritenuto essere uno dei primi di cui si abbia notizia dall'archeologia, nonché l'unica tomba di sciamana nell'intera regione.
Leore Grosman, dell'istituto di archeologia dell'Università di Gerusalemme, che dirige gli scavi al siuto natufiano di Hilazon Tachtit, nella Galilea occidentale, spiega che gli elaborati e complessi rituali di sepoltura e il metodo usato per costruire e sigillare la tomba suggeriscono che questa donna avesse una posizione molto importante nelle comunità. I particolari della scoperta sono stati pubblicati il 3 novembre scorso nella rivista PNAS (Proceedings of the Nazional Academy of Sciences).
  
La tomba conteneva parti del corpo di parecchi animali che raramente compaiono nei reperti natufiani.
In particolare: cinquanta tartarughe, la pelvi quasi integra di un leopardo, la punta di un’ala di un’aquila dorata, la coda di una mucca, due teschi di martora e l’avambraccio di un cinghiale che era direttamente allineato con l’omero sinistro della donna.
Nella tomba è stato trovato anche un piede umano appartenente a un individuo adulto che era notevolmente più grosso della donna sepolta.
Grosman ritiene che il sepolcro rifletta bene quello che ci si può aspettare dalla tomba di una sciamana.
Le tombe degli sciamani spesso riflettono il loro ruolo nella vita (resti di animali particolari e contenuti di kit medici).
Sembra che la donna fosse ritenuta avere strette relazioni con gli spiriti di quegli animali.
 
Il corpo era sepolto in una posizione insolita: giaceva su un fianco, con la colonna vertebrale, le pelvi e il femore destro appoggiati al muro meridionale ricurvo della tomba di forma ovale.
Le gambe erano aperte e piegate al ginocchio verso l’interno. Secondo Grosman, dieci grosse pietre venivano posate direttamente sulla testa, sulla pelvi e sulle braccia dell’individuo da seppellire al momento della sepoltura.
Con la successiva decomposizione del corpo, il peso delle pietre causava la disarticolazion
e di alcune parti dello scheletro, tra cui la separazione delle pelvi dalla colonna vertebrale.
Domandandosi perché il corpo fosse tenuto a posto in quel modo e coperto di pietre, Grosman suggerisce che potesse essere per proteggerlo dagli attacchi degli animali selvatici o perché la comunità cercava di tenere la sciamana e il suo spirito dentro la tomba.


L’analisi delle ossa mostra che la donna aveva 45 anni, era piccola e aveva un aspetto innaturale e asimmetrico dovuto a una deformazione spinale che la faceva zoppicare o trascinare un piede.
La cosa più notevole è che la donna fosse sepolta con 50 gusci di tartarughe interi.
Il corpo delle tartarughe era stato probabilmente mangiato durante il banchetto per la sepoltura della defunta, mentre la presenza delle ossa degli arti indica che tutti i resti con i gusci furono gettati nella tomba.
Il ritrovamento delle ossa degli arti indica anche che le tartarughe intere, non solo i gusci, erano state trasportate alla grotta per la sepoltura.
La raccolta di 50 tartarughe vive al tempo della sepoltura doveva rappresentare un grosso investimento, in quanto si tratta di animali solitari.
Oppure questi animali avrebbero potuto essere catturati e tenuti dalla comunità per un periodo precedente all’evento.
 

Secondo Grosman, la tomba della donna è diversa da qualunque altra tomba trovata nel periodo natufiano o nei precedenti periodi paleolitici.
“Chiaramente fu investita una grande quantità di tempo e di energia nel preparare, arredare e sigillare la tomba”, oltre allo speciale trattamento del corpo sepolto.
Gli sciamani sono universalmente ritenuti come appartenenti trasversalmente
a culture di gruppi di cacciatori-raccoglitori e di società agricole su scala minore. Tuttavia, raramente sono stati documentati dall’archeologia e nessuno risulta nel paleolitico dell’Asia sud-occidentale.
I natufiani vissero nella regione mediterranea del Levante tra 11.500 e 15.000 anni fa. 


Grosman suggerisce che questa tomba potrebbe indicare cambiamenti ideologici che si verificarono a causa della transizione all’agricoltura
in quella regione e in quell’epoca.
Hilazon Tachtit è una piccola grotta vicino a Carmiel che servì soprattutto da terreno sepolcrale natufiano per almeno 28 individui di età diversa.
Le tombe collettive trovate sul sito servivano come aree sepolcrali principali che furono in seguito riaperte per rimuovere teschi e ossa lunghe per una seconda sepoltura, una pratica comune ai natufiani e alle culture neolitiche successive.
Solo tre importanti tombe parzialmente complete sono state finora trovate a Hilazon Tachtit. Una di queste conteneva lo scheletro di un giovane adulto (di sesso ignoto) appoggiato in posizione flessa sul lato destro con entrambe le mani sotto il viso. Le ossa sparse di un neonato sono state trovate nella zona delle pelvi mancanti, e sembra che il neonato e il giovane adulto, forse la madre, siano stati sepolti insieme.

giovedì 16 giugno 2016

I luoghi di potere

I luoghi di potere sono quei luoghi in cui gli uomini incontrano la Divinità.
Sia che essa, a seconda della occasioni e dei contesti, venga riconosciuta come potenza cosmica-astrale, o come potenza di natura, propria del luogo stesso.
La funzione di questi “canali di energia” non è solo quella di collegare il cielo alla terra e gli uomini alla Divinità, ma anche la vita terrena e l’aldilà.


Sin dai primordi dell'umanità l'uomo si è avvalso delle sue capacità extrasensoriali per individuare i punti della terra che avessero delle caratteristiche speciali sotto il profilo energetico-vibratorio, questo al fine di poter interagire con la Divinità in tutti i suoi aspetti, e stabilire con essa un contatto diretto.
Questa connessione, attivata poi attraverso la ritualità e la preghiera, gli ha permesso l’opportunità sia di relazionarsi ai cicli della natura e a quelli astrali (come per la semina, la germogliazione,
la maturazione e conservazione del raccolto) sia di elevarlo spiritualmente dandogli in alcuni casi la chiave di lettura della vita stessa.
Menhir in Sardegna
La classe Sacerdotale di ogni epoca è sempre stata costituita da uomini iniziati anche all'arte della rabdomanzia, cioè alla capacità di individuare con esattezza vene acquifere sotterranee, e nel caso di veri professionisti stabilirne senso di scorrimento, larghezza, profondità, qualità minerali ed energetico-vibrazionali. Questa tecnica permette tutt’oggi di rilevare, oltre all’acqua nel sottosuolo, fonti naturali di emissione energetica, reticoli tellurici o cosmici e linee energetiche proiettate sulla terra dall’universo. Ne abbiamo testimonianza già nel neolitico dove Cromlech, Dolmen e Menhir si trovano appunto ubicati sopra uno o più frequentemente sull’intersezione di due o più corsi d'acqua sotterranea, compattazioni di linee e nodi Hartmann o Curry o su linee Sincroniche (Ley Lines). 
Stonehenge, Inghilterra
Enormi massi del peso di centinaia di tonnellate sono stati spostati anche per chilometri fino al punto topico di energia da dove avrebbero poi svolto, una volta attivati, la funzione di antenne riceventi-emettitrici.
Con il passare del tempo si è passati dai templi all'aperto a costruzioni sempre più elaborate dove le parti artistico-figurative e quelle architettoniche hanno assunto una dimensione consistente. 


Giza, Egitto
Gli.edifici sacri sono così diventati delle vere e proprie casse armoniche in grado di amplificare notevolmente a livello energetico-vibratorio ciò che attraverso i riti viene prodotto e di entrare in relazione con gli altri edifici sacri che impiegano gli stessi contesti energetici, e che utilizzano le stesse forme e metodiche costruttive. Queste forme, per la legge di risonanza, hanno un rapporto con gli archetipi geometrici, presenti in natura e nel cosmo, e come insegnava Pitagora possiedono una natura spirituale, quindi apportatrice di messaggi universali.

L'ACQUA E IL SUO RUOLO FONDAMENTALE NEI LUOGHI DI POTERE
Nelle tradizioni esoteriche essa è considerata il mezzo con cui l’Ineffabile parla all'uomo, la realtà primordiale, a partire dalla quale l’Universo (la Divinità) agisce.
Glastonbury, Inghilterra
L'acqua rappresenta la vita ed è l'elemento più presente sulla terra, ed ha tra le sue molteplici capacità e proprietà quella di veicolare informazioni a livello energetico-vibrazionale (a riguardo lo scienziato giapponese Masaru Emoto da anni studia questi fenomeni, ed è riuscito a dimostrarli scientificamente attraverso delle foto che mostrano come i cristalli di acqua messi in contatto con sostanze, pensieri o situazioni ne subiscano gli effetti non solo chimici ma anche spirituali).
Ecco perciò il motivo per cui dove sorge un punto della terra , che sia una radura in un bosco, una chiesetta di campagna o una enorme cattedrale, destinato dall'uomo o dagli eventi (come miracoli o apparizioni) alla spiritualità, l'acqua è sempre presente nel sottosuolo ed in corrispondenza dei punti di massima energia come ad esempio gli altari. Le modalità di trasmissione e propagazione energetica tramite l’acqua non seguono un percorso univoco ma, come per il corpo umano ed il suo sistema circolatorio, raggiungono capillarmente ogni parte del “sistema vita” in un interscambio continuo.
La tipologia di un luogo che definiamo di potere si può a grandi linee dividere in tre gruppi:
- I luoghi che hanno qualità di alta o altissima energia propria, quindi dovuta a fattori naturali, dove l’intervento umano si è limitato al loro riconoscimento. Cioè in virtù del fatto che vi sono accaduti eventi fuori dall’ordinario come guarigioni miracolose, apparizioni, percezioni extrasensoriali, bilocazioni, ecc. Come nell’antichità le fonti sacre.
- I luoghi, definiti punti di forza della terra, che in ragione delle loro caratteristiche cosmo-telluriche, hanno ricevuto attraverso la consacrazione effettuata da sacerdoti, un cambiamento tale da modificarne la loro natura, divenendo luoghi di potere sacri e quindi dei canali di trasmissione e ricezione.
- I luoghi che pur possedendo in partenza qualità proprie di alta energia sono stati successivamente modificati in modo da amplificare e migliorare la loro funzionalità. I santuari, in ogni credo religioso, sono infatti i luoghi dove a seguito di eventi straordinari l’uomo ha successivamente edificato delle strutture di funzione sacra. 

Inoltre, in un luogo di potere lo spazio e il tempo si annullano. 
Per gli antichi sacerdoti come per gli illuminati yogi indiani infatti, il tempo e lo spazio non esistono ma sono solo il frutto di questa realtà.
In uno spazio sacro persiste e permea quello che viene chiamato “ infinito continuo presente”, dove l’accumulo di tutti gli accadimenti passati, presenti e futuri sono sullo stesso piano.
E’ un luogo in cui sussiste la possibilità attraverso i riti di catalizzare e concentrare l’energia cosmica e tellurica al fine di indurre un cambiamento energetico tale da favorire il risanamento degli esseri sui piani fisico, psichico e spirituale. Inoltre all’interno dello spazio sacro possono esistere, o essere stati creati, dei punti o dei percorsi definiti di guarigione, tarati cioè su frequenze specifiche che entrano in relazione con gli organi di cui è composto il corpo umano o determinate sfere emotive, emozionali e spirituali.
E’ un luogo in cui l’essere umano entra in risonanza e relazione con esso attraverso i suoi 7 corpi sottili (l’aura, per la tradizione vedica: fisico – energetico – astrale – mentale – casuale – akashico - divino) e i 7 chakras principali più i minori (bindu, mani, piedi, ecc.).
Le caratteristiche

e le peculiarità proprie di ogni singolo spazio sacro possono modificare in maniera diversa le varie componenti del corpo, anche a livello cellulare, come le guarigioni inspiegabili (miracoli).

antico tumulo celto-salasso di sepoltura e ritualità. Valchiusella, (TO)
E’ un luogo in cui se vi sono delle sepolture di iniziati, la loro parte mortale funge da ponte con l’astrale e quindi è possibile entrare in relazione con essi sia per la celebrazione dei riti sia per acquisire delle informazioni e delle ispirazioni.
E’ un luogo che possiede la capacità, quando attivato attraverso i riti, di catalizzare e concentrare l’energia cosmica e tellurica al fine di provocare o bloccare eventi meteorologici come la pioggia o altro.
E’ un luogo in cui è possibile all’uomo ricevere delle attivazioni o delle iniziazioni, tali da renderlo in grado di compiere a sua volta riti e attivazioni, proporzionati al livello spirituale raggiunto.
E’ un luogo in cui l’essere umano stabilisce la relazione tra la sua parte spirituale e la divinità, e quindi, sentendosi parte di essa, partecipa attivamente alla “creazione”, intesa come il desiderio della continuità della vita stessa. Questa collaborazione avviene anche offrendo il ringraziamento consapevole (come lo erano i sacrifici) delle cose che la natura, in quanto propagazione divina, gli fornisce per il suo sostentamento. Consapevole, (ma non sempre), della temporalità dell’esistenza.

E’ un luogo dove vengono accumulate la storia, le esperienze, le aspirazioni e i desideri della popolazione che lo frequenta. Diventando così una banca dati in grado, a livello sottile, di interagire costantemente con essa.

MODALITÀ PER L'INDIVIDUAZIONE E DECIFRAZIONE DEI LUOGHI DI POTERE
In ragione all’utilizzo cultuale, alle caratteristiche geologiche, geomorfiche, climatiche, alle differenti frequenze terrestri (azione tellurica), alle esigenze legate alla collettività della cultura predominante che occupa il territorio su cui i luoghi di potere sorgono, essi si differenziano in varietà e complessità.
Ad oggi l’individuazione e la decifrazione di un luogo di potere, non è molto differente da quella di un tempo. Sia che esso appartenga al neolitico, con file di enormi massi come a Carnac in Bretagna o che sia una grande chiesa romanica o una moschea. Le difficoltà maggiori si incontrano quando un sito ha subito nel corso dei secoli rimaneggiamenti e stratificazioni di natura cultuale, sarà quindi più complicato analizzare ogni sua singola funzione.
La tecnologia può essere d’aiuto esclusivamente nella cartografia satellitare e nel calcolo delle posizioni degli astri in relazione al luogo o all’edificio su cui esso sorge. Ad oggi non esistono infatti attrezzature in grado di valutare le energie spirituali.
Gli strumenti utilizzati come la forcina rabdomantica, il pendolo radioestesico e qualche buon quadrante sono gli strumenti essenziali. Ricordando sempre che questi non sono altro che un prolungamento del nostro corpo, un mezzo tramite cui amplificare la sua sensibilità. Il vero strumento è l’uomo!
Altre modalità per la scoperta di luoghi di particolare energia potevano o possono essere le seguenti:
Attraverso una spiccata sensitività o medianità di alcuni dotati individui, che prima di altri o in modo esclusivo percepivano che un dato luogo possedeva caratteristiche speciali.
Attraverso fenomeni di canalizzazione in cui, sia in modo naturale ed improvviso, sia provocato da un’azione determinata, certi individui potevano mediante una “canalizzazione” diventare tramite e dare voce, (non solo in senso figurativo) ad entità incorporee che comunicavano alla collettività l’ubicazione di un luogo speciale, o l’esigenza di esso.
Attraverso dei sogni premonitori o dei viaggi astrali in cui solitamente a un sacerdote iniziato viene mostrato, da entità o personaggi defunti, un dato luogo sconosciuto, che poi risulterà possedere caratteristiche speciali.

CALENDARI SOLARI, LUNARI E COSMICI NEI LUOGHI DI POTERE
Per quello che concerne l’orientamento dei luoghi sacri, è importante fare alcune considerazioni:
Come risaputo in ogni continente questi luoghi sono orientati verso direzioni astronomiche precise e fondamentali. Il valente lavoro degli archeoastronomi ci ha rivelato moltissime informazioni utili riguardo ai luoghi di culto. Gli Egizi utilizzarono come riferimento astrale la cintura di Orione, credevano infatti che la vita oltre la morte si trovasse in quella porzione di cielo. Molti monumenti megalitici europei sono orientati rispetto ai punti cardinali, nell’Islam il riferimento è verso la direzione della Mecca ma , in questa parte di emisfero le moschee sono comunque rivolte verso Est. La costruzione delle chiese cristiane sin dal concilio di Nicea del 325 d.C., ma anche prima, doveva sottostare e precise norme costruttive, la più importante delle quali era che l’entrata fosse rivolta a ovest e l’abside ed il suo altare verso oriente. Le maggiori cattedrali gotiche francesi come quella di Chartres sono orientate verso la costellazione della Vergine, molte chiese antiche dedicate alla Madonna sono allineate con l’asse di Efeso ( luogo in cui, per la tradizione, vi è la casa natale di quest’ultima) e gli esempi potrebbero essere molti.
E’ evidente che fino a non molto tempo fa le stagioni, i mesi e i giorni erano scanditi da calendari astronomici e non dai moderni sistemi di calcolo eseguiti attraverso apparati meccanici o elettronici. Anche nel più piccolo agglomerato urbano, una chiesa, con a capo un sacerdote istruito dava la possibilità alla popolazione non scolarizzata di avere dei riferimenti sullo scandire del tempo, ma soprattutto sulla successione dei lavori agricoli.
Questa spiegazione circa l’orientamento dei luoghi di culto o di potere non può esaurirsi in quella del simbolismo religioso o dello scandire dei lavori nei campi. Sarebbe come accontentarsi di sapere che ora è e poi non fare nulla, normalmente si guarda l’orologio perché si deve andare ad un appuntamento, o perché si aspetta qualcuno, ecc..
Le ragioni fondamentali sono: il luogo doveva sorgere dove comparissero le caratteristiche geologiche appropriate, le quali dovevano però combaciare con quelle astronomiche, che a loro volta dovevano essere assecondate dalla forma geometrica che si voleva utilizzare. Talvolta questi parametri collimavano in maniera perfetta. Ma si sa, nulla accade per caso!
Ma il motivo basilare per cui in questi luoghi esistono dei riferimenti precisi astronomici è relativa e funzionale allo svolgimento delle ritualità, ma non solo in senso mistico. La similitudine tra i diversi luoghi appartenenti a religioni diverse lo dimostra, non utilizzando i medesimi archetipi o le stesse scritture sacre. Effettuare un determinato rito in un preciso momento è fondamentale per la sua buona riuscita, intesa come emissione e propagazione energetica. La ritualità operata sui luoghi di culto viene poi spinta dal centro della terra verso l’universo e viene catalizzata dalle forme costruttive e operative.
Inoltre l’insieme di tutti i luoghi sacri in cui contemporaneamente vengono effettuate queste cerimonie crea un enorme volano energetico a beneficio della collettività. I momenti astrali come i solstizi e gli equinozi sono quelli in cui l’energia cosmica è preponderante e attraverso l’acqua, l’elemento che esiste di più in natura e sempre presente nei luoghi sacri, entra in relazione con tutto il pianeta Terra. L’uomo compiendo questi riti non fa altro che assecondare questo meccanismo naturale amplificandolo e immettendovi le sue forme pensiero, i suoi desideri e le sue richieste, nonché comandi, legate al contesto culturale, politico, economico e religioso.


fonte: http://www.ruditoffetti.it/luoghipotere.html

venerdì 20 maggio 2016

Streghe moderne

Parla la strega Janet Farrar: “Il Vaticano chieda scusa per l’Inquisizione” (VIDEO)

Janet Farrar è considerata la più autorevole e rispettata esponente della religione Wicca. Nella video-intervista rilasciata a Fanpage ci parla del doloroso passato delle streghe e di come funzionano i loro magici incantesimi.

Esistono le streghe? Ebbene sì, ma lungi dall’essere delle anziane ricurve su calderoni fumanti. Le streghe di cui parliamo sono le seguaci della religione Wicca, che si fonda sul vivere in armonia con la natura e sull’adorazione di diverse divinità. Abbiamo intervistato Janet Farrar, una delle maggiori esponenti delle streghe moderne. Si dice che il 75% delle streghe d’Irlanda discendano dalla sua famiglia.
Janet nasce da genitori cristiani ma, come lei racconta, era una ribelle. Il 1970 fu un anno cruciale della sua esistenza. Una sua amica era decisa a conoscere più da vicino le pratiche della religione Wicca e quando decise di raggiungere Alex e Maxine Sanders, fondatori della Wicca Alexandriana, Janet volle accompagnarla per proteggerla da quello che allora reputava uno strano culto. Contro tutte le aspettative però, la sua amica scappò via a gambe levate, mentre Janet rimase e compì la sua iniziazione. Fu il primo passo di un lungo percorso che la portò a diventare la più illustre e rispettata strega inglese.

Proprio in quel luogo conobbe il suo futuro marito Stewart Farrar, di 34 anni più grande. Con lui scrisse i libri che rappresentano i più autorevoli testi sulla stregoneria moderna. Nei primi anni 90 si è unito a loro l’autore Gavin Bone. Oltre a scrivere dei libri insieme, era anche iniziata una relazione sentimentale tra i tre. Dopo la scomparsa di Stewart avvenuta nel 2000, Janet continua il suo rapporto professionale e sentimentale con Gavin.

Nell'intervista rilasciata a Fanpage abbiamo parlato del doloroso passato che le streghe hanno dovuto affrontare, fatto di persecuzioni, torture e roghi. Janet ritiene che il Vaticano debba scusarsi per l’Inquisizione, proprio come si è scusato con gli ebrei (...).

Daniela Seclì

sabato 7 maggio 2016

Grace Neutral: l'aliena confinata nel corpo di una modella





Qualche giorno fa ho letto un articolo che parlava di un presunto incontro ravvicinato avvenuto nei pressi di Lecco. Il protagonista, Vittorio Brancatelli afferma di essere venuto a conoscenza (attraverso un'entità aliena) che la Terra non è altro che una prigione di anime, aliene e non. Queste provengono da alcuni sistemi stellari molto avanzati e sono state imprigionate sulla Terra perché ribelli ad una sorta di regime galattico.
Le anime vengono catturate ma non possono essere eliminate perché sono immortali, quindi durante la prigionia subiscono un lavaggio totale dei ricordi per poi essere re impiantate in corpi di neonati umani, iniziando una serie di cicli di "purgatorio" per scontare le varie pene.
Sembra una storia un po' strampalata, ma quanto, in fondo in fondo?!?
E comunque il Brancatelli non è l'unico a parlare di questo...
 
Grace Neutral è una ragazza di 24 anni che vive in Inghilterra. E' diventata famosa non tanto per la sua innegabile bellezza, ma per come ha modificato il suo corpo negli ultimi 4 anni: il 90% del suo corpo è tatuato, per la maggior parte con scritte e simboli incomprensibili o che ricordano la simmetria e l'equilibrio. E inoltre ha anche iniettato dell'inchiostro viola nei suoi occhi, una tecnica che sta guadagnando continuamente seguaci nonostante i rischi per la salute che comporta.
Si è sottoposta ad interventi di chirurgia plastica per modificare le orecchie e farle assomigliare a quelle di un elfo, si è fatta cancellare l'ombelico, si è fatta dividere la lingua in due per farla diventare biforcuta e ha sottoposto il suo corpo a diverse scarificazioni.

Il motivo di questo cambiamento cominciato nel 2010, si è palesato dopo un incidente accorso in casa, quando ha battuto la testa contro un mobile. Nulla di grave, ma da quel momento la sua mente si è "aperta" a ricordi di una vita passata in cui ha conosciuto la sua reale natura e la verità su se stessa. Ad oggi la ragazza continua ancora ad affermare che non fa parte del genere umano e non appartiene a questo pianeta.
Grace sarebbe un'entità umanoide aliena proveniente da un sistema planetario molto vicino al centro della Via Lattea e che è stata imprigionata in quella forma umana che le fa da involucro e prigione.
Tuttora in cerca di risposte a domande che ancora rendono buia una parte della sua coscienza, Grace è però certa che la sua anima appartiene ad un'altra realtà molto più elevata del nostro piano di esistenza.

I tatuaggi che da allora si è fatta fare hanno lo scopo di ricordare, a lei e a chi la circonda, che ella non appartiene a questo pianeta e inoltre identificano alcune delle sue riminiscenze passate della cultura aliena di cui fa parte, quindi riassumono anche alcuni concetti di bellezza del suo popolo.
Ha eliminato il suo ombelico per dimostrare la sua disconnessione con la procreazione umana, che avverrebbe solo per creare involucri vuoti che poi devono essere riempiti di anime. Le scarificazioni invece sarebbero semplicemente dei simboli che il suo popolo si inciderebbe per meglio esaltare l'identità del singolo.

Grace Neutral afferma che il suo vero corpo non è mai nato perché la sua anima eterea vene continuamente spostata in involucri diversi ogni volta che il suo corpo muore biologicamente.

Le sue dichiarazioni sono finite spesso sui giornali e pare che le abbiano causato più guai che benefici: ora non sono più in molti a chiamarla a sfilare in passerella e lei stessa sta pensando di cambiare vita e ritirarsi dai riflettori.


per leggere l'intervista (in italiano) clicca sul seguente link:
https://i-d.vice.com/it/article/grace-neutral

sabato 5 marzo 2016

Il caso Walter Marino Rizzi

INCONTRI RAVVICINATI

Siamo a conoscenza di molti presunti incontri ravvicinati, ma normalmente in TV, in rete e sulle riviste ufologiche si parla solo dei casi avvenuti all'estero, specialmente negli Stati Uniti. Tuttavia anche in Italia abbiamo un certo numero di testimonianze rilevanti, alcune anche molto dettagliate.
Una di queste avvenne in provincia di Trento nel 1968. 

Era la notte del 6 luglio 1968 e Walter Marino Rizzi, che abitava a Bolzano, decise di staccare un po' dal lavoro frenetico del rappresentate per passare qualche giorno nel tranquillo paesino di Campitello di Fassa, dove avrebbe alloggiato presso una sua zia che gestiva un hotel.
Aveva staccato dal lavoro già piuttosto tardi, ma nonostante questo era abituato a viaggiare nelle ore notturne. A bordo della propria auto stava percorrendo il Passo Gardena, sulle Dolomiti. All'improvviso si imbattè in densi banchi di nebbia, che lo costrinsero a rallentare di molto la velocità.
Era da poco passata la mezzanotte e la visuale era pressochè nulla, cosa piuttosto insolita per la stagione, ma parliamo pur sempre di zone montane dove può condensarsi un po' di foschia.

Indeciso sul da farsi scorse un piccolo piazzale dove spesso i camion sostano per la notte e decise di fermarsi una mezzoretta nella speranza che la nebbia iniziasse a diradarsi.
Era molto stanco e nonostante l'attesa le condizioni non accennavano a cambiare, così distese le gambe e ne approfittò per riposare un po'. Poco dopo essersi addormentato, però, fu costretto a svegliarsi a causa di un forte odore di bruciato.
Il piazzale era ancora immerso nella nebbia e, temendo che l'odore provenisse da qualche circuito della sua auto, scese per dare un'occhiata al motore. Era intontito ancora dal sonno, ma non potè non rendersi conto che in fondo al piazzale c'era qualcosa di strano, che emetteva un potente bagliore luminoso attraverso uno squarcio della coltre di nebbia.
Rizzi era certo che quando aveva deciso di fermarsi quella luce non c'era, ma la nebbia non gliene dava la certezza, così, credendo che si trattasse di un autogrill non segnalato dai cartelli si avvicinò per andare a bere qualcosa di caldo.
Giunto in prossimità della luce constatò, allibito, che proveniva da un enorme oggetto discoidale, immerso in una specie di luce lattiginosa: la strana macchina poggiava su tre sostegni e misurava circa sui 30m di diametro.



<<Arrivato ad una cinquantina di metri da quella cosa, notai che sul lato destro c'era un robot cilindrico alto più di due metri, con tre gambe e quattro braccia, che ruotava su se stesso come se stesse riparando un guasto. Sembrava fatto di alluminio, ma a volte pareva cambiare colore e diventare quasi trasparente. Arrivato vicino a quel grosso disco volante mi sembrò che fosse circondato da un "muro di luce" e mi sentii di colpo bloccato, come se il mio corpo pesasse mille chili. Ero incapace di muovermi e facevo molta fatica a respirare, ma ebbi la conferma che l'odore di bruciato proveniva da lì. C'era una cupola di vetro sulla sommità del disco e vidi due esseri che guardavano giù...>>


Ad un certo punto si aprì una botola nella parte inferiore dell'UFO e da un'intensa densa luce viola emerse una strana figura vestita di un casco di vetro e di una aderente tuta argentea, provvista di una vistosa cintura posta in corrispondenza della vita. Si muoveva con lunghi passi, sfiorando appena il terreno.


<<Era alto poco circa un metro e sessanta e quando mi fu vicino alzò la mano destra e mi guardò fisso negli occhi. Aveva i capelli cortissimi di colore castano chiaro, i suoi occhi erano più grandi dei nostri, leggermente obliqui, come quelli di un gatto, con la parte bianca color nocciola, l'iride azzurro-verde e le pupille ovali, che si contraevano continuamente. Il naso era molto piccolo e ricordava quello dei felini. Le sue labbra erano sottilissime e quando sorrise vidi che aveva dei denti bianchi e regolari. La pelle era color verde oliva chiaro, i piedi sembravano più simili a degli zoccoli e le mani mi parevano sottili e lunghe.>>


Se ad un primo sguardo l'uomo ebbe un certo timore, con il passare dei secondi quello sconosciuto gli trasmise una sensazione di improvvisa tranquillità e felicità.


<<Mi sentivo leggero come una piuma: non trovo le parole adatte per descrivere lo stato d'animo che avevo, ma era una sensazione celestiale che mi spingeva ad abbracciarlo. Volevo chiedergli da dove venisse, cosa ci facesse lì, ma non ebbi neanche il tempo di formulare la domanda, che già nel mio cervello ebbi la risposta. E' così che si svolse tutta la nostra comunicazione: lui mi leggeva nel pensiero e mi dava all'istante le risposte.>>


Da quel momento l'alieno cominciò a spiegare a Rizzi che proveniva da un pianeta della nostra galassia, ma grande quasi due volte il nostro e provvisto di due soli, uno più grande ed uno più piccolo, che determinavano un lungo giorno e una notte brevissima. Il suo mondo possedeva un panorama di sconfinata bellezza con montagne altissime e vegetazione lussureggiante.
Poi descrisse la sua avanzatissima società, basata su rapporti collettivi armonici, indole vegetariana e non violenta degli abitanti, vita molto più lunga della nostra e totale assenza di malattie. In particolare, affermò che la longevità, sul proprio pianeta, era assicurata da una tecnologia in grado di "rigenerare continuamente e potenziare le cellule dell'organismo", per cui la morte sopraggiungerebbe nel soggetto solo con il totale esaurimento del ciclo energetico interno.
Gli spiegò che a differenza degli esseri umani loro avevano un organismo molto semplice, con un apparato digerente molto più semplificato del nostro, ma un cuore e polmoni alquanto sviluppati per una maggiore immissione d'aria per la nutrizione di sangue e cervello. Un ultimo dettaglio che gli spiegò fu che non avevano una distinzione marcata del sesso come gli umani perchè la loro riproduzione non avveniva con l'accoppiamento
.

<<Ogni tanto osservavo il disco per capire come era costituito: non c'erano saldature, bulloni o giunture: sembrava scolpito come un sol pezzo. La creatura mi disse che era composto di un materiale mille volte più resistente del nostro acciaio e che aveva la proprietà di auto-saldarsi automaticamente
>>.

L'alieno parlò a Rizzi anche dei loro veicoli madre, vere e proprie portaerei siderali che coprono le distanze interstellari. Sfruttano un'energia propulsiva derivante "dai sistemi solari e dai campi di attrazione e repulsione dei pianeti", una fonte di "inesauribile e terrificante potenza", con la quale l'avanzatissima
tecnologia viaggia a velocità ben superiori alle nostre.

<<Eliminano le distanze all'istante, trasferendo la materia, e quindi loro stessi, compresi i loro mezzi. Il solo pericolo per questi grandi dischi sono dei pianeti la cui attrazione magnetica è spaventosa anche a grandi distanze. La compattezza di questi pianeti è tale che un solo metro cubo di esso pesa più del nostro sistema solare.>>


Se fino ad ora tutto il racconto potrebbe sembrare un'abile macchinazione inventata da una mente fantasiosa, con questa ultima affermazione di Walter Rizzi alcuni studiosi del fenomeno hanno rizzato "le antenne": il pensiero corre ai famosi buchi neri, corpi astrali dalle caratteristiche
simili a quelle descritte da Rizzi; tuttavia c'è da dire che i buchi neri furono per la prima volta scoperti nel 1971, vale a dire ben tre anni più tardi l'incontro ravvicinato del Rizzi!

L'essere alieno non mancò neppure di un'inquietante previsione sul futuro del pianeta Terra:

<<Gli chiesi perché non ci facessero partecipi delle loro conoscenze tecnologiche e perché non rimanessero con noi per un certo tempo. Mi disse che era proibito loro interferire con l'evoluzione di un altro pianeta, che trascorrere del tempo nel nostro sistema solare li avrebbe fatti invecchiare precocemente, e infine che non avremmo mai raggiunto il loro stadio evolutivo, per via della precarietà della crosta terrestre: in un prossimo futuro avverrà uno spostamento dei poli e questo produrrà una vasta apertura nella crosta terrestre, provocando cataclismi che distruggeranno l'ottanta per cento della popolazione mondiale, lasciando solo una stretta striscia di terra inabitabile per i superstiti.>>


Durante questa lunga chiacchierata il robot terminò il proprio lavoro e si avvicinò alla botola rimpicciolendos
i della metà. Rizzi avvertì che l'incontro stava volgendo al termine.
 

<<Venni preso dalla disperazione pensando che non l'avrei più rivisto. Gli chiesi, lo supplicai di prendermi con loro, ma mi disse che non era possibile: il mio organismo non avrebbe sopportato le loro velocità astrali e le energie sfruttate dalla loro tecnologia. Piangendo lo pregai di darmi qualcosa di lui. Mi fissò e allungò il suo braccio destro verso la mia spalla sinistra, e mi sentii sollevare da terra come una piuma...>>

L'alieno poi indietreggiò lentamente e, alzando il braccio destro in segno di saluto, si portò al centro del disco, ponendosi di fianco al robot e scomparendo in un fascio di intensissima luce.

 

<<In quell'istante una forza invisibile mi sospinse lontano dal disco. La luce bianchissima che avvolgeva il disco cominciò ad affievolirsi e i sostegni rientrarono. Il rotore iniziò a girare vorticosamente e la luce cominciò a divenire sempre più intensa. Giunto ad un altezza, credo, di trecento metri, l'alone che circondava l'oggetto divenne bianchissimo e come una schioppettata partì a grande velocità nord-est>>.
 

Brancolando Rizzi tornò alla sua auto, pizzicandosi più volte come per accertarsi che non avesse sognato. Fece più sopralluoghi nei giorni che seguirono sul punto dell'atterraggio, raccogliendo qua e là campioni vegetali e minerali e scattando foto.
 

<< Mi accorsi che nell'area dove c'era la luce abbagliante l'erba era cresciuta tre volte più alta rispetto a quella circostante.>>
 

A casa egli cercò inutilmente di rendere edotto il cugino della propria straordinaria avventura, ma questi, pur constatando in lui uno stato d'animo effettivamente alquanto atipico, reagì con una risata alla narrazione, insinuando che egli si fosse ubriacato. Riuscì peraltro a trovare pieno ascolto e fiducia da parte della figlia, che egli, allo scopo, raggiunse in California, ove si era trasferita.
Deciso a divulgare la storia del suo contatto, con l'aiuto della congiunta, prese a spedire innumerevoli lettere a tutti gli indirizzi che comparivano sulle riviste americane dedicate agli UFO. Non ricevendo alcuna risposta, rientrò in Italia, del tutto rassegnato all'idea di dover tenere per sé la propria avventura, come avrebbe fatto per parecchi anni a venire.

Ma l'incredibile avventura del Rizzi aveva trovato una curiosissima anticipazione in un episodio avvenuto parecchi anni prima, durante la guerra. Nel 1941/42, il nostro protagonista era di stanza a Rodi, in Grecia, ove prestava servizio come meccanico aeronautico e interprete per l'aeronautica italiana e tedesca all'aeroporto di Gadurra.
Un giorno, su invito di una bambina che andava spesso a trovarlo al campo, si fece condurre in cima ad una montagna, dove dimorava un singolare personaggio, detto il "Santone", un vero e proprio eremita. Come l'uomo si avvide dell'arrivo dell'italiano, alzò la mano destra, in segno di saluto, proprio come avrebbe fatto lo "straniero" dai tratti felini parecchi anni dopo. E alla stessa stregua del misterioso Visitatore, il vecchio prese ad erudire il Rizzi con nozioni "fantastiche" agli occhi di quest'ultimo, parlando di un universo ricco di pianeti abitati, e della possibilità di viaggiare nello spazio con il proprio corpo astrale, superando in tal modo le enormi distanze cosmiche. 

Un singolare accenno fu dedicato dal "Santone" agli abitanti di tali mondi, alcuni dei quali, precisò, sarebbero in possesso di avanzatissime tecnologie date da mezzi di trasporto capaci di viaggiare con la velocità dei fulmini.

"I vostri aerei - affermò - fanno ridere in confronto!" Su richiesta dell'ospite, il vecchio prese a tracciare per terra i profili di quelle macchine, a suo dire così straordinarie. Con spirito di distacco il Rizzi constatò fra sé che quei disegni descrivevano incomprensibili ed inverosimili ordigni circolari, che mai avrebbero potuto levarsi in volo in quanto del tutto privi di ali e di eliche...

Intuito lo scetticismo dell'italiano, il vecchio concluse sorridendo: "Verrà un tempo in cui dovrai ricrederti..." tratteggiando così vagamente in quelle parole ciò che un giorno si sarebbe effettivamente verificato.

La storia di Walter Rizzi è venuta a galla solo di recente, alla fine degli anni '90, ma in Italia è una delle più significative testimonianze di incontri ravvicinati del terzo tipo.

mercoledì 2 marzo 2016

L'accordatura a 432 Hz

L'Armonia della Vita
Ho sempre conosciuto anche ai tempi del conservatorio il LA a 432 Hz come “LA Verdiano” senza mai ricercare il significato intrinseco di questa precisa frequenza.
In questo articolo desidero proporre ai lettori ciò che la mia personale esperienza mi ha permesso di trasformare in contenuti di utilità.
Il mio risveglio nasce grazie a comunicazioni avute da Energie di altra dimensione ed ho sentito forte il desiderio di conoscere l'argomento, come se una forza proveniente da un luogo misterioso ma ben conosciuto dal cuore, mi esortasse a testimoniare. Così ha preso forma in me quella voglia che prima di questo evento era sterile ricerca e che ora è profondo entusiasmo del sentire di vero. Questa è la scintilla che mi ha condotto nel cammino dell'approfondimento ed è stato sorprendente trovare notizie che riflettevano fedelmente le informazioni avute in dono dal cielo... diciamo così.
Queste notizie, che di seguito elencherò, fanno anche parte degli studi di altri ricercatori che stanno cercando di diffondere le loro conoscenze a riguardo.

Tutto nasce dal bisogno di suonare intonati assieme ad altri esecutori.

Ciò induce alla necessità di adottare una nota (frequenza) di riferimento per tutti. Ad oggi questa nota è il LA con una frequenza di 440Hz. Chi di voi non ha mai sentito la classica frase “dammi il LA” per intendere “mettiamoci in sintonia”? Il diapason serve proprio a questo, a dare una nota di riferimento.

Ma come siamo arrivati a stabilire che questo LA deve avere una frequenza di 440Hz?
 
Partiamo dal presupposto che tutto vibra e la vibrazione è nel tutto; atomi, molecole, cellule, organi interni, neuroni del cervello e quindi noi stessi siamo in continua vibrazione. Sono persuaso, visti gli innumerevoli studi eseguiti da insigni medici e scienziati, che molti nostri malanni psico-fisici sono dovuti a vibrazioni disarmoniche delle frequenze che ci colpiscono. Sono altrettanto convinto che suonando accordati a 432 Hz ristabiliamo l'equilibrio armonico che mette in risonanza il nostro corpo creando armonia vibrazionale e, di conseguenza, guarigione.

Margherita Fronte, giornalista, che si occupa di medicina, scienza e ambiente per il Corriere della Sera e per i giornali del gruppo Focus ed è docente del Master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA) di Trieste ha recentemente intervistato il Prof. Carlo Ventura, direttore del laboratorio di biologia molecolare e bioingegneria delle cellule staminali presso l'istituto di cardiologia dell'università di Bologna ed è in stretta collaborazione con Università della California. Egli afferma che le cellule, come tutto l'universo, vibrano e, facendo ascoltare le giuste frequenze alle cellule staminali, queste ultime possono essere istruite per divenire cellule specifiche dei nostri organi. La vibrazione è dunque nel tutto e le vibrazioni possono modificare la materia.

Lo ha dimostrato Ernst Chladni (1756-1827) con la Cimatica che studia le forme prodotte dalle vibrazioni. Chladni e, dopo di lui, Hans Jenny riuscirono a provare scientificamente che le vibrazioni modificano la materia. Mi sento di affermare che il mio corpo, che già vibra di suo (cellule), è investito da vibrazioni esterne e, se queste non sono in risonanza con le mie vibrazioni si viene a creare uno sconquasso, si crea disarmonia e ciò è distruttivo.

Se andiamo a ritroso nel tempo scopriamo che Mozart, Beethoven e la Scuola Italiana utilizzavano intonazioni del DO a 256 hertz che è nella proporzione armonica della scala temperata del LA 432Hz.

Sono state ritrovate delle trombe in alcune tombe egizie ed è stato riscontrato che erano accordate a 432 Hz. Gli Stradivari erano costruiti per essere intonati e suonati a 432 Hz.

Giuseppe Verdi voleva fermamente il corista a 432Hz e ha combattuto anche a livello governativo per vedere realizzato il suo obiettivo.

In Europa il LA a 440 Hz fu imposto alla prima conferenza internazionale organizzata dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, che la volle come intonazione ufficiale germanica visto che i suoi soldati, ascoltando musica così intonata, si caricavano di tensione ed aggressività prima delle battaglie.
 
Nel 1965, nei libri di testo italiani, l’intonazione ufficiale manteneva ancora il LA a 432 Hz. Solamente nel 1971 il LA a 440 Hz fu riconosciuto per legge da una delegazione del Consiglio d'Europa a cui si adeguò anche l'Italia.

Elenco ora alcune “coincidenze” che ho ritrovato in varie ricerche. 

- Un adulto in buona salute durante il riposo presenta 60 pulsazioni del cuore al minuto. Se le moltiplichiamo per 24 ore troviamo un risultato di 86400 battiti al giorno (432X2).

- L'altezza originale della grande piramide è di 432 piedi, cioè 147 m circa che moltiplicati per 43200 mi restituisce come risultato il raggio polare della terra, dal polo nord sino al centro (6350 Km circa).

- Stonehenge, importante sito della cultura Celtica, si trova esattamente a 51 gradi 10 minuti 42,3529 secondi latitudine nord. Se moltiplichiamo questi tre numeri otteniamo 21600 (43200:2).

- Il diametro del sole è 1.392.000 Km cioè 864000 miglia (432000x2). Il diametro della luna è 3476Km cioè 2160 miglia (4320:2).

Veniamo ora agli 8 Hz.

Sappiamo che c'è una correlazione tra le varie note della scala temperata.
Ogni nota rispetto alle altre ha un rapporto di distanza ben preciso.
Ogni ottava raddoppia o dimezza il numero di frequenze, a seconda che si salga o si scenda.
Nella accordatura con il LA a 440 Hz ad esempio il La all'ottava superiore sarà di 880 Hz, mentre all'ottava inferiore sarà a 220 Hz.
Se accordiamo il DO in terza ottava a 256 Hz, per il sistema temperato mi ritroverò il LA in terza ottava a 432 Hz.
Se ci spostiamo verso le ottave sempre più basse arriveremo a trovare un DO a 128 Hz, uno a 64 Hz, uno a 32 Hz, uno a 16 Hz ed uno a 8 Hz.

Cosa avrà di particolare questa frequenza che non troviamo con l'accordatura a 440 Hz?

Nell'atomo di idrogeno la differenza di fase tra il protone e l'elettrone è di 1 diviso 0,125 che dà come risultato 8. La sua frequenza vibrazionale è quindi 8Hz, se pensiamo che il nostro corpo è costituito quasi al 90% di idrogeno...
8 hz è anche il battito fondamentale del pianeta conosciuto come Risonanza Fondamentale di Schumann cioè risonanze elettromagnetiche globali eccitate dalle scariche elettriche dei fulmini nella cavità che si trova tra la superficie terrestre e la ionosfera.
Otto Schumann dimostrò matematicamente nel 1952 che la superficie della Terra e la ionosfera interagiscono come due armature di un gigantesco condensatore, dove la Terra è la parte negativa e la ionosfera la parte positiva.

8 hz è anche la frequenza subsonica emessa dai delfini e dalle balene.

8 hz è in grado di generare la stimolazione Alfa-Theta del cervello con la quale i nostri due bioemisferi sono in equilibrio, cioè sono sincronizzati per lavorare bene insieme. La neocorteccia del cervello viene risvegliata in questa sincronizzazione ed il risultato è una armonica compensazione del sistema nervoso che genera rilassamento e liberazione da stress.
I 440hz invece portano ad un innalzamento considerevole dell’emisfero sinistro del cervello causando un aumento sproporzionato dello stato beta, ed il flusso di informazioni è miliardi di volte più debole, mentre i 432hz, multiplo degli 8hz, conduce entrambi gli emisferi ad un balance di equilibrio molto importante per la nostra salute somatopsichica.

E' dimostrato che i tessuti viventi emettono ed assorbono radiazioni a frequenze precise.

La frequenza in cui si registra il massimo assorbimento da parte del DNA corrisponde ad una lunghezza d’onda di 65 nanometri che è il valore preciso della 42esima ottava sopra la frequenza di 256,54 Hz. Quindi gli armonici degli 8hz sono frequenza di replicazione del DNA.
 
Le leggi di Keplero ci hanno introdotti al fatto che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue una scala di sintonia di Do 256hz. Accade dunque che un cantante quale organismo vivente è “accordato” coerentemente con il DNA di tutte le cellule. Le frequenze delle particelle subatomiche sono anch’esse coinvolte nel processo, tanto nel cantante quanto nell’aria attraverso la quale il suono si diffonde.

Ora se il cantante, organicamente intonato a 432Hz, emette nell'aria, anch'essa intonata a 432Hz dei suoni sfasati di intonazione a 440Hz ben si comprende che creeremo battimenti e disarmonia a livello fisico.

Questo non vuol dire che la musica suonata a 440Hz sia brutta da ascoltare, ma sicuramente non è armonica alla nostra salute.

A questo punto mi piace fare un esempio. Se mangio un pasto pantagruelico ricco di grassi e zuccheri avrò magari appagato la mia ingordigia e sarò pieno e felice, ma avrò forse creato qualche danno al mio fisico. L'esempio mi è utile per affermare che non tutto ciò che all'apparenza ci piace ci fa necessariamente bene!
Ormai da tempo, compongo e suono accordato a 432 Hz ed i risultati sono tangibili; infatti, durante le pratiche di meditazione e di incontro con la parte profonda di sé, gestite in collaborazione con psicologi, istruttori di yoga e professionisti del settore, queste frequenze facilitano il rilassamento del corpo fisico e spirituale aiutando coloro che ne fruiscono a raggiungere stati di profondo benessere.