venerdì 20 maggio 2016

Streghe moderne

Parla la strega Janet Farrar: “Il Vaticano chieda scusa per l’Inquisizione” (VIDEO)

Janet Farrar è considerata la più autorevole e rispettata esponente della religione Wicca. Nella video-intervista rilasciata a Fanpage ci parla del doloroso passato delle streghe e di come funzionano i loro magici incantesimi.

Esistono le streghe? Ebbene sì, ma lungi dall’essere delle anziane ricurve su calderoni fumanti. Le streghe di cui parliamo sono le seguaci della religione Wicca, che si fonda sul vivere in armonia con la natura e sull’adorazione di diverse divinità. Abbiamo intervistato Janet Farrar, una delle maggiori esponenti delle streghe moderne. Si dice che il 75% delle streghe d’Irlanda discendano dalla sua famiglia.
Janet nasce da genitori cristiani ma, come lei racconta, era una ribelle. Il 1970 fu un anno cruciale della sua esistenza. Una sua amica era decisa a conoscere più da vicino le pratiche della religione Wicca e quando decise di raggiungere Alex e Maxine Sanders, fondatori della Wicca Alexandriana, Janet volle accompagnarla per proteggerla da quello che allora reputava uno strano culto. Contro tutte le aspettative però, la sua amica scappò via a gambe levate, mentre Janet rimase e compì la sua iniziazione. Fu il primo passo di un lungo percorso che la portò a diventare la più illustre e rispettata strega inglese.

Proprio in quel luogo conobbe il suo futuro marito Stewart Farrar, di 34 anni più grande. Con lui scrisse i libri che rappresentano i più autorevoli testi sulla stregoneria moderna. Nei primi anni 90 si è unito a loro l’autore Gavin Bone. Oltre a scrivere dei libri insieme, era anche iniziata una relazione sentimentale tra i tre. Dopo la scomparsa di Stewart avvenuta nel 2000, Janet continua il suo rapporto professionale e sentimentale con Gavin.

Nell'intervista rilasciata a Fanpage abbiamo parlato del doloroso passato che le streghe hanno dovuto affrontare, fatto di persecuzioni, torture e roghi. Janet ritiene che il Vaticano debba scusarsi per l’Inquisizione, proprio come si è scusato con gli ebrei (...).

Daniela Seclì

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