lunedì 21 aprile 2014

Enneagramma: i 9 tipi

Articolo letto su IperMind
 
Nel tempo diverse persone mi hanno chiesto cosa ne pensassi dell’Enneagramma. Nonostante non sia il mio campo d’interesse primario, ho  recentemente letto diversi libri sull’argomento e ho trovato alcuni elementi molto interessanti che mi hanno spinto a scrivere questo articolo.
Sebbene non credo che si possa racchiudere la complessità di un essere umano in un singolo tipo,  questo strumento può comunque dare delle indicazioni  preziose su se stessi e fornire spunti di crescita utilissimi per il proprio percorso.
Continuando la lettura di questo articolo scoprirai come:
 
-  Individuare i punti di forza e i limiti della tua personalità.
-  Comprendere meglio le altre persone
-  Identificare quali aspetti di te stesso migliorare.

Che cos’è l’enneagramma?
L’Enneagramma è un antico metodo per individuare il tipo di personalità. Enneagramma è una parola che deriva dal greco in cui “ennea” significa 9 e ”gram” significa disegno, quindi “disegno a 9 punti”. Infatti il simbolo dell’enneagramma è una stella a 9 punte iscritta in un cerchio che rappresenta i 9 tipi di personalità. Questa simbologia è stata usata in diverse  religioni e scuole di filosofia.

È facile trovare un po’ di se stessi in ognuno dei 9 tipi, sebbene uno di questi dovrebbe spiccare sugli altri e sentirlo più vicino a te. Questo è il tuo tipo di personalità. 
 
La bellezza cattura l’attenzione, la personalità cattura il cuore  

Un po’ di storia
Le origini esatte dell’enneagramma sono sconosciute, alcuni le fanno risalire a circa 2000 anni fa legandolo ad antiche fratellanze segrete Sufi, altri alla scuola di Pitagora (è la nona figura geometrica delle figure pitagoriche). Fu solo agli inizi del 1900 che venne introdotto in Europa dal russo Gurdjieff che lo utilizzava per aiutare i suoi allievi a crescere spiritualmente.

A cosa serve?
È uno strumento di crescita personale che può essere utilizzato per  sviluppare una comprensione più profonda di te stesso e degli altri.

Cosa sono i tipi?
Già nell’infanzia si può notare se in un bambino domina un tipo piuttosto che un altro, molti dei principali esperti dell’enneagramma sono convinti che nasciamo con un tipo dominante di personalità, supportando l’ipotesi “innatista”. Di solito già da quando un bambino ha 3 anni, si può identificare il tipo predominante. Attraverso le interazioni con i genitori, nei primi anni di vita a casa e le esperienze accumulate il tipo di personalità si può stabilire dai 7 anni circa.
Non esiste un tipo migliore degli  altri  in quanto ognuno ha i suoi punti di forza e limiti da superare. Infatti, sebbene un individuo rimanga con il suo tipo per tutta la vita, esiste la potenzialità per un’evoluzione che è limitata solo dal tempo, dalla consapevolezza e dal desiderio di cambiare e migliorarsi.

Le ali
Non esistono tipi puri; ognuno è un mix unico del suo tipo base e di uno o di entrambi i tipi adiacenti ad esso nella circonferenza dell’enneagramma. Le ali sono il “secondo lato” della tua personalità e devono essere prese in considerazione per comprendere in modo più approfondito te stesso o gli altri. Per esempio, un tipo 9 potrà avere un’ala in 1; ciò significa che avrà anche alcune caratteristiche del tipo 1. I confinanti al tuo archetipo base potrebbero essere le tue ali.

Tipi
Tratterò brevemente ogni tipo senza gli approfondimenti su origini e metodi di miglioramento perché in futuro potrebbero essere trattati in articoli specifici per ogni tipo.
 
L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: se c’è una reazione, entrambi si trasformano. Jung  

1. Perfezionista
È motivato dalla necessità di vivere la propria vita nel modo giusto, seguendo i suoi principi morali, incluso migliorare se stesso e il mondo intorno. Si batte per i suoi grandi ideali.
- Punti di forza: idealista, etico, onesto, produttivo, possiede un alto autocontrollo
- Punti di debolezza: critico verso se stesso e verso gli altri, giudice, inflessibile
Da bambini sono stati molto responsabilizzati tanto da assumere un ruolo quasi da genitore, si focalizzavano sul soddisfare le aspettative dei genitori e degli insegnanti, trattenendosi dal fare cose che non sarebbero state approvate.
Gli “1″ hanno una voce interna che li critica continuamente e che gli dice cosa dovrebbero o non dovrebbero fare. Cercano costantemente la perfezione e pensano di sapere sempre cosa dovrebbe essere fatto e come. Sono delle persone molto mentali infatti spesso non sono in contatto con i loro sentimenti, inclusa la rabbia che esprimono come irritazione, risentimento, indignazione e colpa. È come se ci fossero due sé: uno controllato che non può lasciarsi andare e un sé segreto che vorrebbe fare quello che fanno le persone che condanna.

2. Altruista
È motivato dal bisogno di essere amato e apprezzato dagli altri, è alla continua ricerca di approvazione e riprova sociale. Le persone e le relazioni hanno un’alta priorità per i due. Essi sono gentili, empatici, premurosi e responsabili.
- Punti di forza:  sensibile, generoso, flessibile, premuroso
-Punti di debolezza: sindrome della vittima, manipolativo, possessivo, isterico
Da bambini erano molto sensibili alle critiche e alle disapprovazioni e cercavano di accontentare i loro genitori essendo amorevoli e collaborativi. Spesso da grandi cercheranno una professione che li porti a lavorare con le persone, specialmente nel ruolo di aiuto (insegnanti, infermieri, terapisti).
Sono principalmente preoccupati di aiutare gli altri al fine di essere amati, una specie di generosità egocentrica. L’approvazione altrui rappresenta infatti la conferma del loro valore, per questo tendono a diventare le persone che pensano che gli altri vorrebbero che fossero e possono soffrire di bassa autostima.

3. Manager
È motivato dal bisogno di raggiungere il successo, essere produttivo ed evitare il fallimento. È sicuro di sé, orientato ai risultati, possiede ottime capacità organizzative e di pianificazione.

- Punti di forza: sicuro di sé, efficiente, pratico, energico, organizzato
- Punti di debolezza: narcisista, superficiale, vendicativo, altamente competitivo, presuntuoso
Da bambini ai “tre” veniva data attenzione ed erano premiati quando ottenevano dei risultati. Le loro performance erano valutate di più del loro coinvolgimento con le persone. Spesso da adulti intraprendono professioni nel campo manageriale o dove possano occupare posizioni di leadership (campo informatico, legale, finanziario). I tre più orientati verso il tipo 2 possono diventare insegnanti o venditori.
Vincere ed essere i numero uno è molto importante per loro, sono molto competitivi, orientati a raggiungere il successo e realizzare i loro obiettivi. I “tre” spesso si aspettano di essere amati e apprezzati per quello che fanno e per i risultati che raggiungono piuttosto che per la loro unicità. Spesso confondono il loro vero sé con il loro lavoro.
  
4. Artista
È motivato dal bisogno di esprimere i suoi sentimenti e di essere compreso, è alla ricerca di un significato della vita e vuole evitare una vita ordinaria.
- Punti di forza: empatico, artistico, introspettivo, intuitivo, creativo
- Punti di debolezza: depresso, moralista, volubile, testardo, introverso e riservato
Erano dei bambini con una forte immaginazione, spesso organizzavano dei giochi creativi e originali anche da fare in solitudine. Sono molto sensibili e spesso pensano di non essere adatti o non essere capiti; quando non si sentono compresi possono diventare ribelli o anti-autoritari. Da adulti spesso intraprendono professioni come terapisti, insegnanti o legate al mondo dell’arte.
Hanno una forte inclinazione verso la creatività, l’arte e il romantico. Sono sensibili, malinconici, molto emotivi e tendono a drammatizzare le loro emozioni, infatti tendono alla depressione. Sono spesso anime solitarie alla ricerca della bellezza e con desiderio di essere amate e sentirsi uniche e speciali. Tendono a trovarsi meglio nei rapporti uno a uno piuttosto che nei gruppi e possono essere molto di aiuto con chi soffre.
 
5. Osservatore
È motivato dalla necessità di conoscere e sapere tutto, per essere indipendente e evitare di sembrare sciocco.
- Punti di forza: curioso, analitico, sensibile, saggio, obiettivo, intuitivo
- Punti di debolezza: intellettualmente arrogante, distante, critico verso gli altri, insicuro
Da bambini spesso passavano un sacco di tempo da soli a leggere e prediligevano pochi amici speciali a gruppi numerosi. I “5″ non amano lavorare con gli altri e intraprendono spesso professioni scientifiche o in qualche campo intellettuale. Quelli che hanno un ala in 4 forte possono diventare musicisti, consulenti o scrittori.
Sono molto curiosi e brillanti, hanno una mente indipendente e che si pone molte domande, hanno sempre un personale punto di vista sulle situazioni che analizzano in modo dettagliato. I 5 possono avere difficoltà a concretizzare qualcosa nel mondo (procrastinazione) e spesso hanno scarse abilità sociali. Inoltre sotto stress possono avere scatti di rabbia incontrollata.

6. Collaboratore
È motivato dal bisogno di sicurezza. Sono amichevoli, simpatici e fidati, sarcastici, testardi. Sono molto preoccupati di eventuali minacce, sono molto coscienziosi e possono diventare paranoici.
- Punti di forza: responsabile, affidabile, devoto verso la famiglia, amici e cause.
- Punti di debolezza: paranoici, sempre sull’allerta, giudicante, rigido, sulla difensiva
Sebbene i “sei” si possano trovare in diverse professioni, sono spesso attratti da quelle nell’ambito della giustizia e/o percorsi accademici.
Sono alla ricerca della sicurezza sia nel lavoro che nelle relazioni. Sebbene non abbiano molti amici sono molto fedeli e leali a quelli che hanno e tendono ad avere relazioni a lungo termine. I “sei” hanno difficoltà ad affrontare l’ansia, paura dell’intimità e difficoltà a fidarsi perché sarebbero esposti ad attacchi e quindi vulnerabili.

7. Edonista
È motivato dal desiderio di provare piacere e pianifica attività gradevoli per contribuire positivamente nel mondo. Sono narcisisti, ribelli, sognatori e spesso negano di avere qualsiasi problema, specialmente se di natura emotiva.
- Punti di forza: energico, esuberante, spontaneo, ottimista, entusiasta, sicuro di sè
- Punti di debolezza: narcisista, impulsivo, possessivo, auto-distruttivo, superficiale
Da bambini erano avventurosi e alla ricerca di stimoli eccitanti; sono dei “socialoni” e preferiscono stare in compagnia piuttosto che in solitudine. Cambiano spesso lavoro, evitano qualsiasi lavoro ripetitivo e monotono preferendone uno che dia sempre nuovi stimoli e sfide (per esempio, piloti, fotografi,..)
Sono spesso ricordati per le loro parole più che per le loro gesta, sono ottimi pianificatori alla ricerca di possibilità future. I sette tendono a cercare stimoli nuovi e diversi, tendono a fare molte cose contemporaneamente, esplorando diverse cose ma senza entrare in profondità.
I sentimenti negativi non possono essere tollerati e hanno un atteggiamento a non prendere la vita troppo seriamente in modo da mascherare le emozioni più profonde. Hanno molte relazioni e cambiano spesso lavoro.

8. Capo
È motivato dal bisogno di essere indipendente e forte e di evitare sentimenti di debolezza o dipendenza.
- Punti di forza: indipendente, protettivo, fiducia nelle proprie capacità, assertivo, leale
- Punti di debolezza: dispotico, aggressivo, scettico, egocentrico, insensibile
Spesso hanno avuto un’infanzia difficile, dominata da persone più forti che volevano controllare la loro vita. Hanno imparato che il solo modo per ottenere rispetto era nascondendo le loro debolezze e mostrandosi forti; per questo hanno sviluppato una forte indipendenza e uno spirito da combattente. Gli “8″ sono attratti da professioni in cui possano dimostrare la loro capacità di assumere ruoli di responsabilità e la loro attitudine a risolvere problemi.
Gli 8 sono dei leader, la correttezza e il potere sono valori importanti per loro, sono protettivi con gli amici e la famiglia e sono molto leali con quelli di cui si fidano. Hanno una scarsa tolleranza alla frustrazione e possono infiammarsi di rabbia velocemente. Sono pensatori intuitivi e danno risposte di “pancia”.

9. Diplomatico
È motivato dal desiderio di mantenere la pace e l’armonia, congiungersi con gli altri ed evitare i conflitti. I nove hanno molte variazioni nella loro personalità, da gentili a leggermente maleducati a indipendenti e convincenti.
- Punti di forza: disponibile, generoso, cerca l’unione con gli altri, apertura mentale, empatico
- Punti di debolezza: insicuro, distante, testardo, apatico, giudicante
Da bambini potevano sentirsi ignorati e pensare che i loro desideri, le loro opinioni e sentimenti non erano importanti. Sono dei bravi ascoltatori, obiettivi e ottimi mediatori. Spesso fanno lavori nelle professioni di aiuto e sono molto di supporto ai membri della loro famiglia e ai loro amici.
Sognano l’incontro ideale e l’unione con l’amato è estremamente importante per loro; possono essere molto possessivi e gelosi. I 9 hanno difficoltà a prendere decisioni e stabilire delle priorità, evitano i conflitti e spazzano i problemi sotto il tappeto, per questi motivi possono essere dei procrastinatori e avere delle difficoltà nel gestire l’ansia.

Le tre triadi (o centri)
All’interno dell’enneagramma ci sono 3 triadi o centri di 3 tipi che condividono certe somiglianze. Ci sono tre tipi nel centro dei sentimenti, tre nel centro dei pensieri e tre  nel centro degli istinti. Ogni centro contiene quindi 3 tipi di personalità che hanno in comune punti di forza e di debolezza di quel centro.

La triade del cuore (centro dei sentimenti) – Tipi 2-3-4
I tipi di questa triade tendono a essere particolarmente in contatto con la loro sfera emotiva, con la loro immagine interna e si focalizzano molto sulla relazione che hanno con le altre persone e con loro stessi.

La triade di testa (centro dei pensieri) - Tipi  5-6-7  
Gli appartenenti a questa triade hanno un’attività mentale molto intensa e spesso s’identificano con essa. Tendono a rispondere alle situazioni con la paura e a proteggersi allontanandosi da coinvolgimenti personali e intimi.

La triade di pancia (centro degli istinti) - Tipi  8-9-1
Chi appartiene a questa triade tende ad agire in modo impulsivo e istintivo, è particolarmente in contatto con il proprio corpo fisico e la modalità di difesa tipica è l’attacco.

Per concludere - personalità:
Ricordando l’impossibilità di racchiudere  le molteplici sfaccettature  di una persona  in una sola categoria,  l’Enneagramma è un ottimo strumento per aumentare la consapevolezza  su te stesso  e sulle altre persone,  per riconoscere e amplificare i tuoi punti di forza e  intervenire  suoi tuoi aspetti limitanti.

Una distinzione che in pochi fanno è che questo sistema  non serve  per  “metterti”  dentro una categoria  ma per  capire da quale categoria  “uscire” per arricchire la tua personalità.

Prima di pubblicare  questo articolo l’ho fatto leggere a diverse persone e sono tutte rimaste sorprese nel identificarsi in maniera abbastanza netta  in uno dei  9 tipi con rispettiva ala. Ad esempio chi mi conosce bene  dice che sono un 5 con una forte ala in 4.
 
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sabato 5 aprile 2014

Eclissi lunare 15 aprile 2014

Svelare i numeri dell’Apocalisse (XIII) - Le lune rosse e il calendario ebraico

Qualcosa di davvero terribile è accaduto presso il terzo Tempio, tanto da meritare il titolo di “abominazione della desolazione”, ed è accaduto davanti agli occhi di tutto il mondo e, affermiamo noi, è accaduto durante la festa delle Capanne (o Sukkot), in cui tutte le nazioni della terra sono state invitate a “salire” a Gerusalemme per celebrare il raccolto. Questa è l’ultima festa di Israele, la settima, e qualcosa di davvero definitivo la caratterizzerà. Ci ritroviamo, a questo punto, nel bel mezzo della settimana.

La NASA ha calcolato che il fenomeno della “luna rossa” si verificherà proprio il giorno della Pasqua ebraica (15 aprile 2014), poi durante il Sukkot (8 ottobre 2014), poi di nuovo a Pasqua (4 aprile 2015) e poi ancora durante il Sukkot (28 settembre 2015).

I nostri calcoli indicano che la settantesima settimana avrà inizio con una Pasqua, confermando l’esistenza di un “patto di difesa”, motivo per cui qui si è sottolineato l’interesse profetico del recente viaggio in Israele del presidente Obama, il quale ha ricevuto notifica, il 9 ottobre 2009, di aver vinto il premio Nobel per la pace. Da quella data sono trascorsi esattamente 1260 giorni fino al 22 marzo 2013, quando il Presidente ha ricevuto la più alta onorificenza israeliana, la medaglia presidenziale, per il suo “sostegno allo Stato di Israele e alla sua sicurezza”.

Forse l’osservazione di tipo pratico potrebbe essere: se la Babilonia degli ultimi tempi è collegata all’occidente, come molti teologi e studiosi teorizzano, allora non potrebbe esservi un “re di Babilonia”, poiché è di “regno” che si parla? E se queste “navi di Tarsis” (il grande impero commerciale occidentale degli antichi Fenici) giocano un ruolo così dominante in Ezechiele 38-39, protestando contro le pretese di Gog-Magog di opporsi ad Israele negli ultimi giorni, allora questo fatto da solo non dovrebbe costituire un elemento di preoccupazione per i cristiani americani, se non addirittura per la popolazione americana intera? Ciò implica, come questo autore vuole dire, che il “re” di cui parla Daniele 11:36 corrisponde proprio al “re di Babilonia”:
Il re agirà a suo piacimento, s’innalzerà, si esalterà al di sopra di ogni dio e pronuncerà parole inaudite contro il Dio degli dèi; prospererà finché non sia finita l’ira, poiché ciò che è stato deciso si compirà.
(Daniele 11:36)
Di nuovo, volgiamoci all’apparizione del Dragone sulla riva del mare, mentre la Bestia compie la sua ascesa.
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La “settimana di Pasqua” seguente alla prima delle lune rosse sopra menzionate, inizierà il 15 aprile 2014 e terminerà la sera del 22/23 aprile 2014.
Ora, se contiamo 1260 giorni in avanti, comprensivi della sera del 22/23 aprile, giungiamo al 4 ottobre 2017, festa delle Capanne.
Questi 1260 giorni corrispondono alla prima metà della settantesima settimana della profezia di Daniele riguardo “al tuo popolo e alla tua santa città” (Daniele 9:24), dove un’enfasi speciale viene posta sulla profezia dei due Testimoni/Profeti di Apocalisse 11:3. Perciò, non è forse possibile porre l’inizio della settantesima settimana di Daniele nel giorno della luna rossa, la Pasqua ebraica, dal 15 al 22/23 aprile 2014?

Se prendiamo questi calcoli da un altro punto di vista, ponendo cioè l’affermazione del patto di difesa nella visita del presidente Obama a Gerusalemme il 20-23 marzo 2013, poiché la Pasqua ebraica è iniziata il 25 marzo 2013 e terminata il 2 aprile 2013, aggiungendo a quest’ultima data i 1260 giorni della prima metà della settimana, giungiamo al mese di ottobre 2016, quando la festa delle Capanne avrà inizio la sera del 16. Il problema però, è che in questo caso i giorni fino al 16 ottobre 2016 sono 1264, non i “richiesti” 1260 necessari per completare la metà della settimana, i 42 mesi, “un tempo, dei tempi e la metà di un tempo”.

La luna rossa - Sequenza Profetica

Quello che voglio dire è che la prima delle quattro lune rosse previste apparirà nel 2014, all’inizio della Pasqua ebraica e, dopo 1260 giorni (o tre anni e mezzo profetici), la ritroveremo alla festa delle Capanne, poi ancora a Pasqua e poi alle Capanne. Le Scritture annunciano che vi sarà la “luna mutata in sangue” prima del “giorno del Signore”:
Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo. Il sole sarà cambiato in tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno del Signore.
(Gioele 2:30:31)
Inoltre, “la luna diventò tutta come il sangue … poiché è venuto il gran giorno della Sua ira” (Apocalisse 6:12, 17). Resta la domanda: quando sarà l’inizio della settantesima settimana di Daniele? Se fosse la Pasqua del 2014, avremmo la metà della settimana corrispondente alla festa delle Capanne del 2017, precisamente 1260 giorni dopo l’inizio. Aggiungendo altri 1260 giorni dalla fine delle Capanne del 2017, giungeremmo alla Pasqua del 28 marzo 2021, fine della seconda metà della settimana profetica.

Calendario delle feste ebraiche - Sequenza Profetica

Poiché il calendario ebraico inizia con il mese di Nisan e la Pasqua cade il 14 dello stesso mese, possiamo contare precisamente 180 giorni all’inizio del calendario civile ebraico e arrivare al Rosh Hashanah (Capodanno ebraico) che cade sempre il primo giorno del mese di Tishri (da 1 Nisan a 1 Tishri passano esattamente 180 giorni).
Dal Capodanno passano poi 10 “giorni di pentimento” fino al 10 Tishri, giorno dell’Espiazione o Yom Kippur (si noti che l’intero lasso di tempo di 10 giorni è considerato periodo di “giudizio”), che noi consideriamo il giorno di inizio del ministero di Gesù (cioè il Suo battesimo) in cui Giovanni Battista dichiarò: Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo” (Giovanni 1:29).

Questo giorno cade 180 giorni dopo la Pasqua, quindi il ministero del Signore si è esteso per quattro Pasque, iniziando il giorno dell’Espiazione (10 Tishri) fino alla prima Pasqua (14 Nisan) per un totale di 180 giorni + 360 giorni fino alla seconda Pasqua + 360 giorni fino alla terza Pasqua + 360 giorni fino alla quarta e ultima Pasqua = 1260 giorni totali di ministero o 42 mesi o tre anni e mezzo o “un tempo dei tempi e la metà di un tempo”.

Gli ulteriori 4 giorni (cioè 14 Nisan meno 10 Tishri = 4 giorni) rappresentano “l’esame” dell’Agnello pasquale, l’ispezione a cui fu sottoposto Gesù da parte delle figure religiose e secolari del Suo tempo, quando Ponzio Pilato esclamò: “Ecco l’uomo … io non trovo in Lui alcuna colpa” (Luca 23:4, 14; Giovanni 18:38; 19: 4, 6).

Ora, poiché la Pasqua cade il 14/15 Nisan e la festa delle Capanne cade sempre il 15 Tishri (circa 4 o 5 giorni dopo l’Espiazione), se dovessimo capovolgere calendario religioso ebraico (Nisan) con il calendario civile ebraico (Tishri), dal 14 Nisan ci troveremmo immediatamente alla festa delle Capanne il 15 Tishri (il quinto giorno dopo l’Espiazione), passando dalla prima delle festività ebraiche (Pasqua) alla settima (festa delle Capanne o Sukkot).

L’elemento più significativo sta nel fatto che, ribaltando il calendario ebraico da religioso a civile, riconosciamo immediatamente il fatto che Dio controlla le nazioni (cioè le potenze dei gentili).
Se iniziamo il calendario con il Capodanno ebraico (1 Tishri), detto anche “festa delle trombe”, queste trombe annunciano e introducono i 10 giorni di riflessione interiore noti come “giorni di pentimento” che portano al giorno dell’Espiazione (Yom Kippur), la festa più solenne del calendario ebraico nonché giorno che, secondo noi, conclude la settantesima settimana di Daniele e segna il termine del furore del Diavolo e della persecuzione dei santi, concludendosi con la resurrezione / rapimento degli eletti. A questa fase seguiranno i 30 giorni dell’ira dell’Agnello e il suono della settima tromba per tutto il periodo dei 30 giorni fino al 1290° giorno di desolazione in base a Daniele 12:11).

Si noti che vi sono esattamente 10 giorni tra il Rosh Hashanah (Capodanno) e il giorno dell’Espiazione. È ovvio che questo periodo è il periodo del giudizio che culmina con lo spargimento del sangue dell’Agnello da parte del sommo sacerdote sul Propiziatorio per l’espiazione dei peccati degli ebrei nel giorno dell’Espiazione (10 Tishri): questo è rappresentato dalla presentazione dell’Agnello di Dio da parte di Giovanni Battista. È convinzione di questo autore che l’ira dell’Agnello inizi il giorno dell’Espiazione (cioè all’ultima tromba o chiusura dei 10 giorni di pentimento), spostando tutta l’enfasi sul momento del suono della settima tromba, quando le nazioni saranno soggette all’ira e al giudizio dell’Agnello (poiché in 4/5 giorni inizierà la festa delle Capanne)!

La prima festa degli ebrei è la Pasqua e l’ultima festa biblica degli israeliti è la festa delle Capanne (Sukkot). Il ribaltamento del calendario ebraico ci porta a dover riconoscere due distinte manifestazione del sangue dell’Agnello. La prima è a Pasqua, quando esso doveva essere applicato sugli stipiti delle porte delle case, in modo che l’angelo della morte passasse oltre, rappresentando così il fatto di essere “scampati al giudizio di Dio”: potrebbe questo essere un anticipo della futura preservazione di Israele tramite il sigillo posto sui 144.000?

Allo stesso modo, il sangue dell’Agnello sparso dal sommo sacerdote sul Propiziatorio dopo i 10 giorni di pentimento, nel giorno dell’Espiazione o Yom Kippur, connota sempre l’Agnello di Dio, ma stavolta il Suo sangue non è sparso per la redenzione, ma rappresenta l’ira dell’Agnello, le cui vesti sono tinte di sangue e il cui nome è “Parola di Dio” (Apocalisse 19:13).

I 4/5 giorni di differenza tra il giorno dell’Espiazione (10 Tishri) e l’inizio della festa delle Capanne (15 Tishri) costituisce il lasso di tempo “fino all’apparire di un unto, di un capo, ci saranno sette settimane e sessantadue settimane” (7 + 62 = 69 settimane) e “dopo le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per Lui” (Daniele 9:25-26); poiché Egli è stato riconosciuto come Messia durante la Sua entrata trionfale a Gerusalemme nel giorno della festa delle Palme (10 Nisan) e 4/5 giorno dopo, a Pasqua (14/15 Nisan) è stato “soppresso”. Questo lasso di tempo di 4/5 giorni si trova in Esodo 12:3-6, poiché ogni casa doveva “serbare” l’agnello pasquale per quattro giorni  (10-14 Nisan) prima di sacrificarlo.

Il decimo giorno di questo mese, ognuno prenda un agnello per famiglia, un agnello per casa … Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la comunità d’Israele, riunita, lo sacrificherà al tramonto.
(Esodo 12:3-6)

Il calendario religioso ebraico (che inizia il primo giorno del mese di Nisan) è semplicemente ribaltato nel calendario civile poiché la prima venuta dell’Agnello come “servo sofferente” si è compiuta; quindi ora passiamo al calendario civile di Israele (che inizia il primo giorno del mese di Tishri), ma nel farlo iniziamo direttamente dal 10 Tishri, il giorno dell’Espiazione, in cui è sottolineata l’ira dell’Agnello, passando per i 4/5 giorni di “esame” fino al 15 Tishri che si trova a 180 giorni di distanza dalla Pasqua (14/15 Nisan).

Come abbiamo detto in precedenza, vi saranno 30 giorni di ira dell’Agnello alla fine dei 2520 giorni della settantesima settimana di Daniele e poi vi sarà il ritorno del Messia in gloria, portando i 45 giorni di benedizione fino al 1335° giorno (Daniele 12:11:12).

“Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo” (Matteo 24:36). Ma ora, dopo i 30 giorni dell’ira, c’è la venuta del Figlio dell’Uomo e la festa delle Nozze dell’Agnello. Il motivo per cui nessuno sa il giorno né l’ora è proprio perché tale festa non si trova nel calendario ebraico. Perciò, questa sarà la prima volta che l’umanità festeggerà questa ricorrenza!

Ci sono precisamente 75 giorni (30 giorni di giudizio + 45 giorni di benedizione) dal 1260° giorno della fine della seconda metà della settimana di Daniele fino al 1335° giorno, o 1260 + 75 = 1335 giorni.
E ci sono precisamente 75 giorni tra l’Espiazione o Yom Kippur (10 Tishri) e la festa della Dedicazione o Hanukkah (25 Kislev), o 20 giorni rimanenti nel mese di Tishri + 30 giorni del mese di Cheshvan + 25 giorni del mese di Kislev fino all’Hanukkah = 20 + 30 + 25 = 75 giorni. E in questo 75° giorno si compirà quanto è scritto:
Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, 
per far cessare la perversità,
(alla fine del 1290° giorno di desolazione, Daniele 12:11)
per mettere fine al peccato,
(il giorno dell’Espiazione o 10 Tishri – l’Agnello di Dio)
per espiare l’iniquità
(“In quel giorno vi sarà una fonte aperta per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, per il peccato e per l’impurità”, Zaccaria 13:1)
e stabilire una giustizia eterna,
(Malachia 3:3; 4:1-2, “il Sole della giustizia” – i 45 giorni)
per sigillare visione e profezia
(Daniele 12:9, “sigillate fino al tempo della fine”)
e per ungere il luogo santissimo
(la fine dei 75 giorni e la festa della Dedicazione del Tempio millenario di Ezechiele 40-48)
(Daniele 9:24)

Nell’arco di questi 30 giorni di giudizio troviamo un’altra festa delle Capanne, poiché è durate questo lasso di tempo che l’ira di Dio e dell’Agnello si manifesterà nel giudizio delle nazioni dei gentili che verranno contro Gerusalemme: questa è l’ultima o settima festa di Israele.
Questo sarà il “grande e terribile giorno del Signore” nonché termine della campagna di Armageddon che si è protratta nel corso della gran parte della settimana di Daniele. Sarà la finale “battaglia di Armageddon”, in cui Babilonia verrà divisa in tre parti e la triade diabolica (il Dragone, la Bestia e il Falso Profeta) sarà giudicata (Isaia 2:12; Gioele 2:1-11, 30-32; Amos 5:18-20; Matteo 24:29-31; Atti 2:17-21; 2 Corinzi 1:14; 1 Tessalonicesi 5:2-4; 2 Pietro 3:8-10; Apocalisse 6:12-17; 17-19). Questo sarà il giorno del Messia, il giorno del Signore, che verrà “come un ladro nella notte” prima che si radunino “nel luogo che in ebraico si chiama Harmagedon” (Apocalisse 16:15-16).

Quindi il 2520° giorno cadrà su una Pasqua, così come l’inizio della settantesima settimana, poiché l’anti-Messia giungerà in Israele a Pasqua); tuttavia, ribaltando il calendario ebraico per segnare il giudizio dell’Agnello sulle nazioni dei gentili, vediamo l’annuncio della venuta del Messia alla fine dei 10 giorni di pentimento iniziati al Capodanno ebraico, il primo giorno di Tishri, ed estesi fino al 10 Tishri, giorno dell’Espiazione e ai 4/5 giorni di “ispezione”, fino al 14/15 Tishri, che è la festa delle Capanne o “delle nazioni”, portando l’attenzione sul fatto che qui viene sottolineata l’ira dell’Agnello sulle potenze dei gentili e sulla triade diabolica.

Ricordiamo questo: l’intera settantesima settimana di Daniele e i 75 giorni collegati sono stati designati per portare ai 45 giorni finali di benedizione che si trovano tra il 1290° e il 1335° giorno, ossia per giungere alla venuta del Figlio dell’Uomo in gloria.
Se sommiamo 1260 giorni (prima metà della settimana) + 1260 giorni (seconda metà della settimana) + 30 giorni + 45 giorni = 2595 giorni o 2 x 5 x 9 x 5 = 450 o 45 giorni di benedizione in cui “tutto Israele sarà salvato” e il Sole della giustizia “sorgerà portando la guarigione sulle Sue ali”!
Inoltre, 2 + 5 + 9 + 5 = 21, frattale dei 2,1 piedi del Cubito Sacro che, se moltiplicati per 450 danno: 450 x 2,1 = 9450 in cui troviamo il Sole della giustizia (9) e i giorni della Sua venuta (45). Inoltre 9 + 4 + 5 = 18, numero della Nuova Gerusalemme.

di Doug Krieger © the Tribulation Network
edizione italiana a cura di Sequenza Profetica