
Possiamo creare un mondo pieno di benessere, prosperità e felicità per tutti? Certo che possiamo. Basta essere coscienti di ciò che siamo, usare tutti i modi di comunicare presenti nel nostro cervello.
Abbiamo ceduto il comando della nostra esistenza a una mente minore. È la materia grigia del nostro cervello, la mente
che pensa, comunica con l’elettricità ed è l’artefice
dell’elettrificazione, il mezzo di comunicazione dominante sul pianeta. È
la mente che crede ai limiti e si crede intelligente, usa una “logica” bipolare, è convinta che esista la divisione tra bene e male,
si schiera con un lato e combatte l’altro, è a volte violenta, altre,
ipocrita e sempre incapace a rispondere alle domande di fondo.
Che cos’è la realtà? Nessuno lo sa, ma la mente minore
crede all’immagine fornita dall’astronomia che sa di poter osservare
solo il 4% della massa calcolata e, ciò malgrado, è spacciata per certa. “La lingua degli astri è Musica e Canto” scriveva Giordano Bruno, aggiungendo che gli “astri” sono anche in noi. Oggi sono stati riconosciuti: sono cellule della materia bianca, la porzione più cospicua, la Mente Superiore.
Come una MADRE premurosa, la Mente Superiore nutre e supporta quella minore,
ascolta le sue comunicazioni e le modula senza usare l’elettricità,
senza cioè cadere nel bipolarismo, tipico dell’elettromagnetismo. La
solitudine della Terra e dell’uomo, i limiti delle risorse sono i
cardini di una scienza senza coscienza, incapace di
riconoscere la comunicazione tra gli “astri” – le cellule della materia
bianca a forma di stelle, le astrociti – e la raffinata complessità
della materia organica che le compone.

La Forza è stata scoperta, negli anni ’80,
chiamata “Elettrodebole” e… trascurata. Troppo celere per avere rapporti
con il corpo umano, secondo i fisici. Eppure il lato debole di questa Forza “scende dalle stelle alle stalle”, dalle sue altissime frequenze originarie a quelle basse osservate.
Se poniamo attenzione al lato debole, possiamo sentire la voce della coscienza
che a volte comunica a parole, ma più spesso con emozioni e sensazioni,
con la volontà sempre più chiara di superare limiti e confini,
riconoscere finalmente che sono tutti falsi.
La Terra Promessa è la MADRE che sta nei “cieli”, cioè la materia bianca che sta nel nostro cervello.
La Terra Promessa non è Israele, come fa credere la Bibbia, il best seller mondiale che ha inchiodato le menti minori alla difesa o all’attacco di confini… arbitrari.
Oggi stiamo vivendo la lotta epica tra la mente minore, che crede ai limiti, e la Mente Superiore, che sente l’eternità e l’infinito. E’ quella tra un PADRE che impone la legge della quantità - il tempo unico
in base al quale si “deve” calcolare tutto, salari e profitti, debiti
per tanti e privilegi per pochi – e una MADRE che da sempre ama, nutre e
coltiva la qualità del tutto e di tutti, con saggezza e senza discriminazioni di sorta.
La fine della lotta epica è la nascita del “Figlio” – l’Amore universale – quindi la coscienza che il bene è di tutti e tutto,
altrimenti non è di nessuno. È l’Amore reale per la sincerità, la
trasparenza e l’armonia, è una rivoluzione culturale, pacifica e
radicale che finalmente comprende la MADRE, la prosperità e la
sensibilità, e comprende anche il PADRE, ma sfida il Suo apparente
dominio e cioè il potere temporale. Non è solo quello del papato: è l’insieme delle note tipiche del cervello antico o rettiliano
che ci condiziona molto più del pensiero: è istinto di conservazione,
paura della morte, credo che esista un solo universo con un solo “tempo”, ignoranza che i processi vitali hanno tempi diversi dal tempo misurato con gli strumenti, tempi miliardi di volte più brevi. La coscienza è percepire i loro ritmi, sentire la loro Musica che annuncia anche il prossimo andamento.

Vogliamo usare la Mente Superiore, la coscienza, o vogliamo limitarci alla mente minore, la piccola e arrogante mente grigia che ora parla di consapevolezza?
Le due, coscienza e consapevolezza, sono funzioni diverse: una è sentire e, l’altra, è sapere. “Sapere non basta” dice il saggio Morfeo a Neo nel film Matrix. Con la consapevolezza riconosciamo la corruzione del potere, ma non la sua causa: è il culto del “dio unico”, il tempo,
un collante fittizio, alla base di una società priva di amicizia e di
rispetto per sé e per Madre Natura. Il benessere e la prosperità di
tutti i popoli sono possibili. Serve la coscienza di
ciò che siamo, protagonisti di una realtà virtuale – una matrix – una
delle tante esistenti, uno degli infiniti universi paralleli generati
dalla Fonte della Vita.
La coscienza è essere in sintonia con la Vita, l’unica Forza che li unisce, li organizza e li anima tutti, è la Via
per trasformare la matrix, da una realtà virtuale – credente in
“valori” artificiali quali denaro, debito, interessi bancari –
all’unica legge, “il Sol Governo, l’Amore” che unisce gli infinti
universi.
Tutti i corpi – umani, terrestri e celesti – e tutte le particelle
che ci compongono girano a velocità vertiginose senza fare benzina.
Quale risorsa anima tutto e tutti da miliardi di anni? La Vita, la Forza, l’eterna armonia che compone tanti ritmi, tanti diversi tempi. La fine dei tempi è la Sua rivelazione ed è la nascita della coscienza che si manifesta in azioni pratiche nel presente, fatti concreti e non più parole vane.
Giuliana Conforto parlerà di questi argomenti a:
A Torino – 20 novembre 2012
parteciperà a una trasmissione televisiva alle ore 14 che sarà poi
trasmessa il 27 novembre 2012 alle ore 22:30 da Primantenna. A Monaco di Baviera, il 22 dicembre 2012, parteciperà a un convegno per la pace e l’amicizia tra i popoli, inclusi tedeschi e israeliani.
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