sabato 23 agosto 2014

Stazioni H.A.A.R.P. mobili

USA - riscaldatore ionosferico mobile
Esistono stazioni H.A.A.R.P. mobili, impiegate dalla Marina degli Stati Uniti d’America. L’immagine, che correda l’articolo, ritrae il “Sea based H.A.A.R.P”. X-band radar (S.B.X.), una di queste piattaforme usate a complemento dei vari impianti H.A.A.R.P. dislocati in vari paesi del pianeta (Stati Uniti, Norvegia, Russia, Francia…) [1] Sul ponte della S.B.X. è installata una particolare struttura, componente chiave della “Missile Defense Agency”(M.D.A.), sistema G.M.D.

La “nave” militare include una centrale per la produzione di energia elettrica, un ponte, sale di controllo, alloggi per il personale, aree di stoccaggio e le infrastrutture necessarie a sostenere l’enorme radar in banda X. Il radar S.B.X. è un apparato molto sofisticato. Il sistema radioricevente “phased array antenna” è costituito da migliaia di antenne azionate da moduli di rice-trasmissione. Il radar è progettato e costruito dalla “Raytheon Integrated Defense Systems” (si ritiene che la “Raytheon”, una delle magiori industrie belliche mondiali, sia controllata, attraverso società di comodo, dal Vaticano, n.d.t.) per la “Boeing”, il più importante appaltatore per il progetto negli Stati Uniti, attuato dalla “Missile Defense Agency”.

H.A.A.R.P. esiste. Il programma  H.A.A.R.P. non è un segreto. Sul sito ufficiale è spiegato che con H.A.A.R.P. si colpisce temporaneamente una zona limitata della ionosfera. Le finalità sarebbero “scientifiche”. In realtà sono sì irradiati campi ad alta frequenza su alcune aeree della ionosfera, ma, sfruttando la lieve discrepanza tra due propagazioni elettromagnetiche ravvicinate nel tempo, sulla Terra vengono riflesse onde a bassa frequenza, consentendo pesanti manipolazioni geofisiche e climatiche. [2]
La Stanford University conosce e pubblica rapporti sulle attività condotte negli impianti H.A.A.R.P.

[1] Si noti che i riscaldatori ionosferici H.A.A.R.P. sono ubicati per lo più lungo la “cintura del fuoco”, la fascia costellata da vulcani e solcata da faglie… una singolare correlazione.

[2] Recentemente l’insigne scienziato brasiliano Fran De Aquino ha compiuto un’importantissima ricerca su H.A.A.R.P., giungendo alla conclusione che il sistema in oggetto può essere collegato a fenomeni tettonici e climatici indotti. Si legga C. Penna, “Il rinomato fisico Fran De Aquino ha realizzato uno studio per dimostrare che H.A.A.R.P. può generare terremoti, cicloni e riscaldamento localizzato”, 2011

Fonte: trentslist.org 

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