sabato 14 dicembre 2013

Abduction: Maurizio Cavallo

Intervista esclusiva a Maurizio Cavallo, noto contattista italiano ed autore del libro "Oltre il cielo" in cui racconta la sua incredibile esperienza...

Lei è tuttora in contatto con gli abitanti di Clarion? Cosa le dicono? Si riveleranno a noi presto?

Sì, da molti anni tra rappresentanti del pianeta Clarion e me, si è creata una sorta di simbiosi, e quindi più giusto sarebbe parlare di collegamento neuro-sincronico. La mia esistenza si svolge su più piani dimensionali creandomi non pochi problemi, ma suppongo il gioco valga la candela. Non sto parlando di contatto telepatico, bensì di una vera e propria osmosi psico-cerebrale, una fusione mentale chiara e permanente. Continuano ad istruirmi in discipline come esobiologia, esogenesi, astrodinamica, geometria semantica e genocosmosintesi - termine questo che i clariani adoperano per definire lo studio di tutti quei processi che hanno a che fare con la nascita e l'evoluzione del Cosmo. Mi erudiscono sui mutamenti in corso allargando il mio orizzonte cognitivo sullo scenario occulto del nostro secolo, inducendomi a scorgere le menzogne, i sottili intrighi e le congiure dei potenti.  

Quanto alla domanda se si riveleranno a noi presto, beh, io credo lo abbiano già fatto; la loro manifestazione sul nostro mondo è chiara e inequivocabile, la loro operatività sulla Terra concreta e costante. Mi sia concesso riportare un antico proverbio Azteco: "Solo l'uomo che chiude gli occhi al sole si convince che la notte è ancora fonda".

Se per rivelarsi a noi, invece, si vuole intendere mostrarsi alle genti in un imponente e spettacolare atterraggio, non ho dati che mi consentano una risposta certa. Dagli elementi in mio possesso potrei solo ipotizzare un evento traumatizzante forse verso la metà o la seconda metà del 2007, mentre tra il 2011 - 2012, un accadimento repentino  e sconvolgente potrebbe mutare la storia dell'intera umanità.

Cosa pensa la comunità ufologica italiana ed internazionale sul suo caso?

Non mi è mai importato molto di cosa potesse o possa pensare oggi del mio caso la comunità ufologica nazionale ed internazionale: non sono mai stato interessato, nel modo più assoluto, al giudizio di chicchessia.

Solamente io conosco quello che ho vissuto e che ancora vivo. La sofferenza, la solitudine e l'emarginazione nei lunghissimi anni trascorsi dibattendomi tra le spire di una feroce follia, mi hanno costretto a comprendere che quanto mi accadeva era, ed è reale. Sul mio corpo, nella mia anima porto i segni di una lotta impari e terribile insieme alla consapevolezza che l'uomo è un granello di polvere stretto nel suo universo illusorio e stagnante, mentre lì fuori nell'abisso veleggiano i Signori della Vita.

Nel concreto ho dei buoni rapporti con vari esponenti dell'ufologia italiana ed estera, e so che in varie occasioni si sono occupati del mio caso con evidente interesse e competenza. Per il resto, essi sono ricercatori, studiosi del fenomeno, mentre io rimango il soggetto che suo malgrado ha vissuto l'esperienza di un'abduction, una storia ai confini della nostra realtà fisica.

Qualcuno ha mosso dei dubbi sul suo caso, lei ha delle prove non ancora rivelate e che ha intenzione di divulgare ( materiale fotografico, oggetti ecc. ) in seguito?

Senz'altro è suppongo - sulla mia vicenda qualcuno avrà nutrito dei dubbi, soprattutto nell'ambito della comunità scientifica o pseudo tale, ma ripeto: quello che ho vissuto mi appartiene e non lascia spazio a sagaci interpretazioni accademiche. Comprendo chi stenta a credermi, capisco quanto difficile possa essere prestarmi fede. Io stesso per anni ho dubitato potesse trattarsi di realtà quanto andava investendomi e mutandomi nel profondo, finchè - rassegnato - ho dovuto accettare l'effettiva concretezza degli eventi, documentata da vari riscontri esterni. Nonostante mi siano spariti alcuni negativi fotografici incautamente affidati per le analisi, mi sono a suo tempo addirittura sottoposto alla macchina della verità presso un eminente specialista. Sì,  ho diverso materiale non ancora divulgato ( fotografie, filmati, reperti e manufatti alieni collezionati nell'arco di oltre vent'anni ) ma poichè tutto ciò non è mai stato da me stimato come prova a sostegno degli accadimenti dei quali sono protagonista, non so se in futuro vorrò renderlo noto. Sono convinto che tali "prove" mi siano state concesse per non impazzire, forse per convincere me stesso che non mi stavo dibattendo tra le spire di un terrificante incubo ad occhi aperti.

Infine, secondo lei, esistono patti, complotti, accordi stipulati fra governi e razze di extraterrestri, atti a non rivelare la loro presenza sul nostro pianeta? Se sì, perchè?

Assolutamente no. Non credo affatto esistano patti, accordi o complotti tra governi terrestri e etnie extraterrestri atti a occultarne la presenza sul nostro pianeta, nè ad altri scopi, almeno per un semplice motivo: un'alleanza tra due parti solitamente presuppone la necessità reciproca di aggirare eventuali debolezze o un'inferiorità, sia essa di carattere militare che tecnologico. Ora, considerando il grado di evoluzione tecnico-scientifica raggiunto dalle razze aliene (comunque super partes) presenti sul nostro mondo - infinite volte testimoniata dai loro sofisticati velivoli, e non solo - a quale scopo fare un accordo, un patto con la parte nettamente inferiore quale noi siamo. I nostri eserciti e le nazioni tutte, potrebbero impedire loro di compiere qualsivoglia azione o progetto? Cosa possono offrire i governi della Terra agli extraterrestri, che essi non possano procurarsi senza dare nulla in cambio? Anzi, che essi non avessero già potuto assicurarsi secoli, millenni or sono?

Sono convinto che le storie su qualche "patto scellerato" siano iniziate a circolare partorite da menti paranoidi per poi essere alimentate e corroborate dai governi tesi a intorbidare le già oscure acque della confusione, con lo scopo malcelato di denigrare e sofisticare ulteriormente una verità che avanza: l'uomo non è solo nell'universo, non lo è mai stato.

 Maurizio Cavallo
 

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