lunedì 20 aprile 2015

GESU di NAZARET o GESU il NAZARENO? (8a parte)

Questo lungo e laborioso (e grandioso) articolo -che suddividerò in più parti- contiene una gran quantità di link che riportano ad altri documenti di approfondimento, ma non li posterò tutti qui (solo alcuni). Quindi, se avrete voglia di allargare i vostri orizzonti ulteriormente su questo argomento, non dovrete far altro che cliccare su questo LINK per entrare nella pagina web d'origine, là dove l'ho trovato, letto, e infine pubblicato qui.

Considerando il fatto che la vita di Gesù e la sua predicazione fu confinata a una zona depressa e relativamente insignificante in un angolino dell’Impero Romano, vi sono comunque informazioni su Gesù possono essere attinte dalle fonti storiche secolari.
Alcune delle prove storiche più importanti su Gesù comprendono le seguenti:

- Il romano Tacito, del I sec., il quale è considerato uno degli storici più accurato del mondo antico, menzionò i superstiziosi "cristiani" dicendo:
“Il fondatore di questa sètta, Gesù detto il Cristo, aveva avuto il supplizio sotto il regno di Tiberio, per ordine del procuratore Ponzio Pilato” (Annali, XV, 44 ). Svetonio, il segretario personale dell’imperatore Adriano, scrisse che vi fu un uomo di nome “Chrestus” (ovvero Cristo) che visse durante il I sec.
 
- Giuseppe Flavio è il più famoso storico ebreo. Nelle sue Antichità giudaiche egli fa riferimento a Giacomo, “fratello di Gesù ddetto il Cristo”.
C’è un passo controverso (XVII, 63-64) che dice: "Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie […]. Questi era Gesu’. […] Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d'altre meraviglie riguardo a lui". Un’altra versione recita: "A quell'epoca viveva un saggio di nome Gesù. La sua condotta era buona, ed era stimato per la sua virtù. Numerosi furono quelli che, tra i Giudei e le altre nazioni, divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò ad essere crocifisso ed a morire.
Ma coloro che erano suoi discepoli non smisero di seguire il suo insegnamento. Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo. Forse era il Messia di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie".
 
- Giulio Africano cita lo storico Tallo in una discussione sull’oscurità che seguì alla crocifissione di Gesu’.
Nelle sue Lettere (10, 96-97), Plinio il Giovane registrò le antiche pratiche cultuali cristiane incluso il fatto che i cristiani adoravano Gesù come  un dio e che erano molto etici, includendo un riferimento all’àgape e alla Cena del Signore.
 
- Il Talmud di Babilonia (Sanhedrin 43a) conferma la crocifissione di Gesù alla vigilia della Pasqua nonché le accuse mosse a Gesù di praticare la stregoneria e di incoraggiare i Giudei all’apostasia.
 
-  di Samosata fu uno scrittore greco del II sec. che ammise che Gesù era adorato dai cristiani, che introdusse nuovi insegnamenti e che fu crocifisso per loro. Egli disse che gli insegnamenti di Gesù includevano la fratellanza dei credenti, l’importanza della conversione e di rinnegare gli altri dèi. Inoltre, disse che i cristiani vivevano secondo le leggi di Gesù, si credevano immortali ed erano caratterizzati dallo sprezzo della morte, dall’abnegazione volontaria e dalla rinuncia ai beni materiali.
 
- Mara bar Serapion conferma che si pensava che Gesù fosse un uomo saggio e virtuoso, che fosse considerato da molti il re d’Israele, che fu messo a morte dai Giudei e che continuava a vivere negli insegnamenti dei Suoi seguaci.
 
- Poi abbiamo tutti gli scritti gnostici (il Vangelo della Verità, l’Apocrifo di Giovanni, il Vangelo di Tommaso, il Trattato sulla Resurrezione, ecc.) che menzionano Gesù.
In effetti, possiamo quasi ricostruire il Vangelo solo basandoci sulle prime fonti non cristiane: Gesù era chiamato Cristo (Giuseppe Flavio), fece “magia”, introdusse Israele a nuovi insegnamenti e fu appeso a Pasqua per loro (Talmud di Babilonia) in Giudea (Tacito), ma affermava di essere Dio e che sarebbe tornato (rabbi Eliezer), cose in cui i Suoi seguaci credevano, adorandoLo come Dio (Plinio il Giovane).

In conclusione, ci sono alcune prove dell’esistenza di Gesù, nella storia secolare, ma è soprattutto quella biblica. Forse la prova maggiore che Gesù è esistito è il fatto che letteralmente migliaia di cristiani del I sec. d.C., inclusi i 12 apostoli, furono disposti a dare la propria vita come martiri di Gesù.
La gente muore per ciò che crede essere vero, ma nessuno per ciò che sa essere una menzogna, oppure essendo stata ingannata, muore in buona fede.
Tratto in parte da:  gotquestions.org/Italiano/

Qualche INFO su recenti scoperte e studi fatti sui reperti trovati:
In Palestina/Israele sono stati trovati dei reperti in un ossario datato del tempo di Gesù tempo nel quale in Palestina si parlava comunemente l'aramaico, il Samaritano, di chiodi conficcati in ossa umane; sono la prima scoperta di documenti fisici della applicazione della crocifissione da parte anche e non  solo dei Romani (in questo caso specifico dei romani, visto il luogo del ritrovamento).
 
Una precisazione
La crocifissione era, al tempo dei romani, una modalità di esecuzione della pena di morte e una tortura.
La pena della crocifissione era tanto atroce e umiliante che non poteva essere comminata a un cittadino romano. Era applicata agli schiavi, ai sovversivi e agli stranieri e normalmente veniva preceduta dalla flagellazione, che rendeva questo rito ancora più straziante per il condannato. Cicerone definiva la crocifissione "il supplizio più crudele e più tetro".

Dopo aver studiato i reperti ritrovati, con appositi macchinari elettronici che si utilizzano in medicina (tac + microscopio elettronico), si è potuto accertare con sicurezza che trattavasi del ritrovamento delle ossa di un uomo crocifisso; studiando le modalità della possibilità di crocifiggere un uomo, si è arrivati alla certezza conclusiva che le crocifissioni dei romani erano fatte come quelle applicate su Gesù il nazareno, il quale sarebbe stato però crocifisso SOLO su di una croce a X e non a T od a croce verticale come raffigurato nelle immagini che lo rappresentano, pitture che sono molto tarde, dal 250 dopo l'era volgare. Inoltre quelle croci non erano alte sul terreno, ma basse con le punte inferiori della X che toccavano il terreno, quindi erano poco piu' alte dell'uomo che ci passava vicino.

Ricordiamo anche che il "segno" che rappresentava ed indicava i Giudeo-cristiani del primo secolo, era quello di una CROCE ad X con un palo verticale per tenerla in piedi... a conferma di quelle scoperte. Le iscrizioni di quel segno particolare sono tante e ben note.

Inoltre da una scritta in Aramaico-Samaritano ritrovata, si parla di Bar Abba (il Barabba messo in competizione con Gesù davanti a Pilato), ebbene questo Bar Abba (figlio di Abba) era, è cosi scritto nella pietra ritrovata con la dicitura, un sacerdote, figlio di un alto sacerdote della Giudea, che contestava i Romani... e che doveva essere, per i Romani perchè rivoluzionario, messo a morte.

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