sabato 11 gennaio 2014

Alfabeto vulveiforme

* L'alfabeto sacro delle 48 dee dell'Himalaya *
 
Il nome di questo alfabeto è "magphu" originato da un'etnia che vive ai piedi dell'Himalaya, I mangphus. Il loro territorio viene chiamato Mangphu-han che significa "fiume delle grandi madri".

L'origine di questo alfabeto è storicamente sconosciuta ma è stato utilizzato per oltre 8 secoli. La leggenda racconta che è stato consegnato al popolo da le 48 dee che venivano dalla montagna ( Himalaya) che stanche di viaggiare si addormentarono in terra per sette notti e sette giorni e al loro risveglio, alzandosi, si accorsero che i loro ventri avevano impresso in terra questo alfabeto.
Alfabeto vulveiforme

* L'alfabeto sacro delle 48 dee dell'Himalaya*
Il nome di questo alfabeto è "magphu" originato da un'etnia che vive ai piedi dell'Himalaya  I mangphus, il loro territorio viene chiamato Mangphu-han che significa "fiume delle grandi madri".
L'origine di questo alfabeto è storicamente sconosciuta ma è stato utilizzato per oltre 8 secoli, la leggenda racconta che è stato consegnato al popolo da le 48 dee che venivano dalla montagna ( Himalaya) che stanche di viaggiare si addormentarono in terra per sette notti e sette giorni e al loro risveglio, alzandosi, si accorsero che i loro ventri avevano impresso in terra questo alfabeto.
Anja Gitter ( studiosa delle società matrilineari che su questo popolo fece un lungo e approfondito studio) sostiene che l'alfabeto in questione derivi dal paleolitico da un unico segno vulvare che simboleggiava la vita e la dea Mohak da questo popolo venerata.
Questo alfabeto è composto da 48 lologrammi vulveiformi ed ogni simbolo rappresenta  la vulva come fonte di vita.

 La sociedad matriarcal de Ajna Gitter

Anja Gitter (studiosa delle società matrilineari che su questo popolo fece un lungo e approfondito studio) sostiene che l'alfabeto in questione derivi dal paleolitico da un unico segno vulvare che simboleggiava la vita e la dea Mohak da questo popolo venerata.
Questo alfabeto è composto da 48 lologrammi vulveiformi ed ogni simbolo rappresenta la vulva come fonte di vita.

La sociedad matriarcal de Ajna Gitter

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